Italia e Estero

Omar Sar, dietro l'omicidio carta straccia nei soldi per la coca

Il senegalese partito da Brescia e freddato a Grosseto avrebbe tentato di truffare il suo assassino in uno scambio cocaina-denaro
Omicidio di Omar Sar: la Mercedes usata per la trasferta da Brescia a Grosseto distrutta nella fuga
Omicidio di Omar Sar: la Mercedes usata per la trasferta da Brescia a Grosseto distrutta nella fuga
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Non sono stati ancora ritrovati né la cocaina, merce dello scambio soldi-droga finito male che ha originato lo scontro a fuoco del 23 dicembre a Grosseto, né la pistola con cui il deejay dominicano Bernard Genao Edikson ha ucciso uno dei due senegalesi venuti a cercarlo per la droga fin da Brescia, Omar Sar di 33 anni, e ferito l'altro, Talla Diop Mor, 40 anni. Edikson, in carcere per omicidio, tentato omicidio, detenzione a fini di spaccio, porto e detenzione abusiva di arma, ha confessato di aver ucciso.

Secondo la sua versione, lo avrebbe fatto per reagire ai senegalesi che lo avrebbero voluto rapinare della cocaina. Tuttavia le ricostruzioni degli investigatori sono ancora incomplete dato che è disponibile solo la versione di Edikson il quale tra l'altro non avrebbe detto dove si è disfatto della pistola mentre voleva fuggire in Spagna e si apprestava a raggiungere il confine con la Francia a Ventimiglia (Imperia), né avrebbe dato indicazioni sullo stock di cocaina di cui ha parlato lui stesso.

Sono, invece, già prova in mano agli inquirenti i circa 50.000 euro in contanti ritrovati nella Mercedes con cui i senegalesi hanno tentato di fuggire dagli spari di Edikson, conosciuto nelle discoteche della Maremma. Secondo quanto emergerebbe, un motivo della lite potrebbe esser stato l'inserimento di carta straccia fra le banconote mostrate per l'acquisto della cocaina.

L'altro racconto che potrebbe chiarire i numerosi dubbi dell'inchiesta potrebbe essere quello del senegalese 40enne sopravvissuto all'esecuzione e ferito gravemente al torace. Ma è ancora in gravi condizioni e non può essere interrogato: ieri è stato trasferito da Grosseto all'ospedale di Siena nel reparto di chirurgia per un difficile intervento di rimozione del proiettile.

Denunciato per favoreggiamento, intanto, un altro dominicano, anche lui abitante a Grosseto, che guidava la 500 Abarth rubata e con targa francese a bordo della quale il deejay - senza patente di guida - è stato fermato dalla Polstrada in una stazione di servizio. La 500 Abarth sarebbe stata in circolazione da diverso tempo a Grosseto.

Tra gli altri accertamenti è emerso che la Mercedes coi due senegalesi a bordo è intestata a un colombiano residente a Cremona, ecco perché in un primo momento sembrava che la vittima fosse un sudamericano della Colombia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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