Italia e Estero

Ok definitivo a Pfizer, Crisanti: «Niente più alibi per vaccino»

Il docente di microbiologia commenta l'approvazione dell'Fda: «Si apre la porta all'obbligo per legge». Favorevole anche la ministra Gelmini
Andrea Crisanti, docente di microbiologia - Foto Ansa/Nicola Fossella © www.giornaledibrescia.it
Andrea Crisanti, docente di microbiologia - Foto Ansa/Nicola Fossella © www.giornaledibrescia.it
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L'approvazione in via definitiva del vaccino Pfizer da parte dell'Fda (Food and Drug Administration), che prima aveva invece garantito un'autorizzazione d'emergenza, «apre le porte a provvedimenti di legge che possono indurre all'obbligo della vaccinazione». Lo ha affermato a SkyTg24 Andrea Crisanti, docente di microbiologia dell'Università di Padova. «Sono vaccini estremamente sicuri - ha spiegato Crisanti - non c'è più questo alibi formale che veniva utilizzato. Dal punto di vista giuridico diventa un vaccino approvato, che apre le porte a provvedimenti di legge che possono indurre all'obbligo della vaccinazione».

Secondo l'esperto, l'approvazione formale toglierà anche alibi ai no vax. «Penso che sia un'approvazione che elimina tutta una serie di ambiguità, che erano nate: ho sentito tantissime volte persone che dicevano che non si vaccinavano perché questo vaccino era autorizzato in via emergenziale, e non tenevano conto appunto del fatto che dopo quattro miliardi di dosi somministrate in via emergenziale, "autorizzato", di fatto, era un termine che si sarebbe rapidamente aggiornato con l'approvazione - ha sottolineato Crisanti -. Chi non si vaccinava, perché era un vaccino autorizzato in via emergenziale, non ha più quest'alibi: dal punto di vista della paura delle persone, questi sono vaccini che sono stati somministrati in quattro miliardi di dosi, ed hanno degli effetti collaterali minimi e reversibili».

A proposito di obbligo vaccinale, apre anche la ministra bresciana per gli Affari regionali Mariastella Gelmini, in un'intervista al Corriere della Sera: «Non è un'eresia». D'accordo con il ministro Brunetta, anche per Gelmini il vaccino sarebbe «indispensabile» per chi fa front office nella Pubblica amministrazione. «Del resto - spiega - l'obbligo vaccinale non è un'eresia: esiste già per alcune malattie. Una decisione del genere però spetta al Parlamento. La mia opinione è che occorre attendere i dati». Ovvero, per la ministra, se non si dovesse raggiungere «la copertura dell'80% della popolazione non vedrei alternative».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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