Italia e Estero

Novantamila scout dal Papa, presenti i bresciani

In una piazza San Pietro gremita, novantamila scout hanno incontrato Papa Francesco. Non accadeva dal 2000
  • Il Papa e gli scout
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«Non accontentatevi di una presenza decorativa», dirà il Papa al momento dei discorsi. Ma tutt'altro che decorativa è stata già dalle prime ore del mattino la presenza di almeno 90mila scout dell'Agesci - tra cui 22.500 tra gli 11 e i 15 anni, e 18mila dagli otto ai 10 anni - che hanno pacificamente invaso piazza San Pietro e dintorni, sfilando in camicia azzurra e i fazzolettone colorato. Anche una dozzina di scout bresciani non ha mancato l'appuntamento con Papa Bergoglio nella piazza gremita.

E quando il Papa ha fatto il suo ampio giro in papamobile, l'entusiasmo della folla è stato incontenibile. «Capacità di dialogo con la società, questo mi raccomando, la capacità di dialogo, con la società fare ponti, fare ponti in questa società dove c'è l'abitudine di far muri, voi fate ponti, per favore», ha detto papa Francesco, ripetendo un invito a lui caro, in cui oggi l'accento è sembrato cadere sulla «abitudine» della società italiana a «costruire muri». 

«Sono certo - ha detto il Papa, il cui discorso è stato preceduto dal saluto dei presidenti del Comitato nazionale, Matteo Spanò e Marilina Laforgia - che l'Agesci può apportare
nella Chiesa un nuovo fervore evangelizzatore e una nuova capacità di dialogo con la società». «E questo - ha proseguito riprendendo il discorso scritto - può avvenire solo a una condizione: che i singoli gruppi non perdano il contatto con la parrocchia del luogo, dove hanno la loro sede, ma che in molti casi non frequentano, perché, pur svolgendo là il loro servizio, provengono da altre zone. Siete chiamati a trovare il modo di integrarvi nella pastorale della Chiesa particolare, stabilendo rapporti di stima e collaborazione a ogni livello con i vostri vescovi, con i parroci e gli altri sacerdoti, con gli educatori e i membri delle altre associazioni ecclesiali». «Non vantatevi - aveva detto all'inizio del discorso - vi dico una cosa ma voi non vantatevi: voi siete preziosi per la Chiesa italiana».

Al Papa l'Agesci ha dedicato una preghiera in cui si chiede a Dio che Bergoglio «possa mantenere sempre l'entusiasmo per guidarci a fare una chiesa semplice e pura». I ragazzi hanno portato in dono del pane, consegnato da lupetti e coccinelle, della terra, consegnata dai ragazzi dai 12 ai 16 anni, e delle bende, affidate ai ragazzi dai 16 ai 21 anni.
L'Agesci è la associazione di scout cattolici nata nel 1974 dalla fusione tra la sezione maschile Asci e quella femminile Agi, conta oggi 180mila aderenti, di cui circa 30.000 sono
educatori, ed è organizzata in 2000 gruppi locali. Era dal 2004 che l'Agesci non incontrava un Papa: l'ultima udienza generale risale a quella per il trentennale della nascita
dell'Associazione, festeggiato con Giovanni Paolo II.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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