Italia e Estero

Nordio, ricomposta dialettica, separazione carriere blindata

Il ministro della giustizia Carlo Nordio, durante la prima chiama per il voto sulla fiducia. Roma, 20 dicembre 2024 ANSA/MASSIMO PERCOSSI
Il ministro della giustizia Carlo Nordio, durante la prima chiama per il voto sulla fiducia. Roma, 20 dicembre 2024 ANSA/MASSIMO PERCOSSI
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ROMA, 08 GEN - "L'incontro di Palazzo Chigi è stato determinato dal fatto che questa mattina sono stati presentati degli emendamenti da parte di una forza della maggioranza alla legge costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati. La discussione inizierà alle 16.30 e noi abbiamo dovuto, in un certo senso, ricomporre questa dialettica interna perché il provvedimento deve essere blindato". Lo ha spiegato il ministro della Giustizia Carlo Nordio lasciando Palazzo Chigi. Il riferimento è ad emendamenti di FI. "Eventuali correzioni - ha aggiunto - porterebbero a uno slittamento di quello che per noi è la madre di tutte le riforme e quindi abbiamo raggiunto un accordo e questi emendamenti saranno gestiti in un altro modo". "Questa è una cosa di cui in questo momento non sto proprio riflettendo. La mia mente è tutta occupata al fatto che vada avanti la riforma costituzionale per la quale mi batto da 30 anni", ha poi detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio rispondendo a chi gli domandava se ci sarà un intervento del suo ministero sul caso di Mohammad Abedini Najafabadi prima della decisione della Corte d'Appello di Milano sulla richiesta di domiciliari presentata dal legale dell'ingegnere iraniano. "Noi - ha spiegato - abbiamo un trattato di estradizione con gli Stati Uniti che viene valutato secondo i parametri giuridici, ma attualmente la mia principale preoccupazione è quella della legge costituzionale sulla separazione delle carriere, questo è stato l'incontro".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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