Non tutti sanno come far sopravvivere le stelle di Natale anche dopo le feste
In oltre 4 case su 10 per i giorni natalizi faranno bella mostra le stelle di Natale, simbolo tradizionale e prioritario delle feste di fine anno. L’andamento delle vendite è stabile con prezzi vanno dai 2,5 euro per gli esemplari più piccoli per arrivare anche ai 150 euro degli alberelli più strutturati. Le stelle di Natale sono divenute protagoniste delle feste grazie al loro colore rosso intenso tipico della festa e alla disposizione delle foglie che le rendono simili ad una cometa, una forma affascinante tanto che il suo nome latino «Euphorbia pulcherrima» significa bellissima.
Anche se non tutti sanno che i veri fiori della stella di Natale, pianta originaria del Messico, sono quelli di colore giallo all’interno, mentre le parti di colore rosso non sono altro che foglie che assumono tale colorazione in particolari periodi dell’anno. Solitamente tali brattee sono rosse, ma possono essere anche rosa o bianche e tendono, per motivi fisiologici, a cadere dopo le feste, verso la primavera. Il problema però si ripropone ogni anno passate le feste.
Gli accorgimenti
Come faccio a non buttare questa meravigliosa pianta e pensare di riaverla splendente anche in futuro? Bastano alcuni accorgimenti per averla ancora in casa l’anno dopo: quando la pianta rimane «nuda» è importante mantenerla all’ombra, lontana da luoghi dove possa ricevere luce artificiale (lampadine, televisioni) perché si tratta di una pianta «brevidiurna» che fiorisce in conseguenza di un adeguato periodo trascorso con un basso numero di ore di luce. Durante il periodo primaverile è opportuna una potatura e un trasloco in terrazzo per poi farla rientrare in case verso ottobre/novembre in un ambiente poco luminoso (8 ore massimo di luce al giorno) al fine di facilitare la crescita di nuovi rami e foglie che assumeranno il caratteristico colore rosso. Questa pianta predilige concimazioni a base di potassio e fosforo, soprattutto in autunno/inverno.
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