«Niente mascherina al banco di scuola se c'è la distanza»
«La scuola il 14 riapre. Nessuno di noi pensa che si possa tornare a un lockdown generalizzato. Siamo più preparati. E laddove si verificasse qualche caso locale, abbiamo considerato il rischio chiusura e preparato gli strumenti per affrontare la situazione». Così la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, si è espressa in un'intervista al Corriere della Sera in merito alla riapertura delle scuole durante la pandemia di Covid-19, spiegando che «oltre alle linee guida sulla didattica digitale, abbiamo investito 180 milioni per comprare device e fatto un ulteriore bando per 236 milioni per comprare agli studenti meno abbienti libri, pc e zainetti».
Quanto alle assunzioni, «stiamo mettendo personale non solo a tempo determinato. Assumeremo a tempo indeterminato circa 97mila persone tra docenti, dirigenti e personale Ata. Abbiamo messo tantissime risorse e con i soldi di agosto si può fare ancora di più». La ministra non entra però nel merito dei tempi. La situazione bresciana è un esempio chiaro, in tal senso: entro la fine di agosto servirebbero duemila assunzioni per coprire tutte le cattedre, ma il numero potrebbe essere addirittura superiore. Un’operazione decisamente complicata, tanto che è ormai certo che le nomine in ruolo sull’organico di diritto non assicureranno la completa copertura dei posti al momento del rientro a scuola degli alunni; per l’assegnazione delle supplenze e dell’organico aggiuntivo promesso i tempi sono destinati ad allungarsi per qualche settimana.
Altro capitolo, i banchi: «Arriveranno anche a settembre. E io penso che comprare 2,4 milioni di banchi sia un risultato enorme». Sull'uso delle mascherine, inoltre, Azzolina osserva che «il Cts mi ha appena dato conferma che va indossata nelle situazioni di movimento. Ma se nelle aule si riesce a mantenere un metro di distanza, una volta seduto al banco lo studente può abbassare la mascherina». Comunque «non attribuiamo responsabilità agli insegnanti. Le mascherine ci saranno sempre, le scuole ne avranno 11 milioni al giorno».
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