Italia e Estero

Neve e sisma, i volontari bresciani «Visso paese quasi fantasma»

Già al lavoro il centinaio di volontari bresciani partiti alla volta del comune di Visso, nelle Marche, per l'emergenza neve
DA BRESCIA A VISSO PER LA NEVE
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“Il primo impatto? Visso è un paese quasi fantasma. Già ferito dal sisma, ora alle prese con la neve. Ci sono i Vigili del Fuoco e l’Esercito ma è davvero spettrale”

A parlare è Emilio Gozzini, volontario lumezzanese che è alla testa della prima sezione della Colonna mobile provinciale partita alla volta del Maceratese. E questo è lo scenario che i volontari si sono trovati dinnanzi dopo aver viaggiato tutta la notte. Destinazione: quell’inferno bianco che è diventato emergenza nell’emergenza per le popolazioni già colpite dal sisma.

E già il viaggio per arrivare è stato lungo e complicato e ha reso purtroppo l’idea della criticità della situazione. “Abbiamo incontrato molte difficoltà. Dopo Camerino la strada era tutta coperta di neve. Abbiamo dovuto montare le catene e percorrere passi e strade in molti casi davvero strette. Questo perché già dopo il sisma la viabilità era messa a dura prova, con molte deviazioni rispetto alle arterie principali danneggiate”. Il che la dice lunga anche sulla difficoltà dei collegamenti per la macchina dei soccorsi.

Nel piccolo comune in cui i volontari bresciani avevano già operato nei mesi scorsi, la nuova missione prevede uno scenario di intervento del tutto diverso. “Siamo arrivati alle 8.30 dopo aver viaggiato tutta la notte. Ci siamo subito messi a disposizione dell’Unità di comando locale, dei Vigili del Fuoco e dell’Esercito. Alcune delle attrezzature che siamo riusciti a portare qui mancavano e questo dovrebbe aiutare a lavorare tutta la macchina dei soccorsi. Per prima cosa abbiamo liberato dalla neve l’accesso alla palestra in cui dormiremo. Poi divisi in squadre saremo man mano chiamati a pulire strade, accessi, tetti”.

Ai volontari, partiti nella serata di mercoledì se ne sono aggiunti poi altri in corso di giornata, per un totale di cento circa. Non si sa al momento per quanto la loro permanenza si protrarrà. Loro con spirito di dedizione rispondono presente. Pronti a intervenire là dove serve, per rendere meno drammatica una situazione che lo è ormai senza soluzione di continuità da troppo tempo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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