Neve e gelo bloccano i lavori, ma non la Befana
Almeno 6 o 7 gradi sotto lo zero e la colonnina di mercurio non accenna a risalire. «Da alcuni giorni siamo messi veramente male e abbiamo dovuto interrompere anche i lavori che stavamo facendo in piazza» racconta il sindaco di Gualdo, Giovanni Zavaglini. Il freddo aggrava le condizioni di chi vive o è impegnato nella ricostruzione delle zone terremotate. E così Gualdo, il piccolo centro del maceratese adottato dai bresciani attraverso la sottoscrizione lanciata dal Giornale di Brescia assieme a Fondazione della Comunità Bresciana e Ubi Banco di Brescia, arrivata ad oltre 1 milione e 400mila euro grazie a quasi 3.000 donazioni, in queste ore deve fare i conti con freddo intenso e nevicate.
«Le strade sono tutte ghiacciate, si circola malissimo - prosegue il sindaco Zavaglini - e questo aggiunge un ulteriore disagio. Ci sono sempre all'opera i Vigili del Fuoco che in questi giorni abbiamo visto lavorare all'aperto in condizioni veramente proibitive».
Ma la popolazione di Gualdo non si dà per vinta e tenta anche in condizioni ancor più rigide di non cedere davanti alle criticità. «Due giorni fa abbiamo avuto anche la festa dell'Epifania, abbiamo voluto celebrarla ugualmente per tutti i bambini di Gualdo. Abbiamo trovato un locale di fortuna e sono stati momenti molto belli» assicura Zavaglini.
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