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Netanyahu, 'l'Asse Filadelfia è la porta dell'Iran a Gaza'

epa11584985 Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu stands before a map of the Middle East , during a press conference for the international media at the Government Press office in Jerusalem, 04 September 2024. The Israeli Prime Minister said, among other things, that in order prevent Hamas from rearming , Israel 'must have control' over Philadelphi Corridor, a narrow strip of land along the border between the Gaza Strip and Egypt. EPA/ABIR SULTAN / POOL EPA POOL
epa11584985 Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu stands before a map of the Middle East , during a press conference for the international media at the Government Press office in Jerusalem, 04 September 2024. The Israeli Prime Minister said, among other things, that in order prevent Hamas from rearming , Israel 'must have control' over Philadelphi Corridor, a narrow strip of land along the border between the Gaza Strip and Egypt. EPA/ABIR SULTAN / POOL EPA POOL
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TEL AVIV, 05 SET - Il primo ministro Benyamin Netanyahu in una intervista a Fox News ha respinto le affermazioni del ministro della Difesa Yoav Gallant, secondo cui Israele potrebbe ritornare nel Corridoio Filadelfia dopo 42 giorni, qualora lo lasciasse nell'ambito di un accordo sugli ostaggi e di un cessate il fuoco, e ha affermato che "il corridoio Filadelfia è la porta d'ingresso dell'Iran a Gaza". Il premier ha poi ribadito che restare nel corridoio di Filadelfia impedirà a Hamas "di contrabbandare gli ostaggi nel Sinai, da lì verso l'Iran o lo Yemen, dove sarebbero persi per sempre". "Se usciamo, ci sarà una forte pressione per non tornare". Il primo ministro ha inoltre respinto le affermazioni di un alto funzionario della Casa Bianca, secondo cui il 90% dell'accordo sarebbe stato già raggiunto, anche "secondo Hamas". Netanyahu ha parlato anche delle notizie secondo cui le famiglie degli ostaggi israelo-americani starebbero facendo pressione su Biden affinché promuova un accordo con Hamas alle spalle di Israele: "Non giudico le famiglie. Capisco il loro dolore. Abbiamo la responsabilità di liberare gli ostaggi, ma anche di impedire che Gaza diventi di nuovo un'enclave terroristica. Faremo tutto il possibile per portare Hamas al punto in cui saranno loro a desiderare un accordo".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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