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Neonato morto a Bari, prete non risponde a inquirenti

Il corpo senza vita di un neonato, di circa un mese e di sesso maschile, è stato ritrovato questa mattina nella culla termica della chiesa San Giovanni Battista, nel quartiere Poggiofranco, a Bari. Chi lo ha lasciato non avrebbe chiuso la porta della stanza che custodisce la culla e questo non avrebbe fatto scattare l'allarme. "Sono a Roma - spiega all'ANSA don Antonio Ruccia, parroco della chiesa - ma il mio cellulare collegato alla culla non ha squillato". Il mancato allarme fa supporre anche che il piccolino sia stato sistemato all'interno della culla quando era già morto. BARI 02 01 2025 ANSA/DONATO FASANO A trovare il cadavere è stato il titolare di una impresa di pompe funebri che stava mostrando a una persona il vano all'interno del quale si trova la culla. Avvicinandosi, ha notato il corpo e ha allertato i soccorsi.
Il corpo senza vita di un neonato, di circa un mese e di sesso maschile, è stato ritrovato questa mattina nella culla termica della chiesa San Giovanni Battista, nel quartiere Poggiofranco, a Bari. Chi lo ha lasciato non avrebbe chiuso la porta della stanza che custodisce la culla e questo non avrebbe fatto scattare l'allarme. "Sono a Roma - spiega all'ANSA don Antonio Ruccia, parroco della chiesa - ma il mio cellulare collegato alla culla non ha squillato". Il mancato allarme fa supporre anche che il piccolino sia stato sistemato all'interno della culla quando era già morto. BARI 02 01 2025 ANSA/DONATO FASANO A trovare il cadavere è stato il titolare di una impresa di pompe funebri che stava mostrando a una persona il vano all'interno del quale si trova la culla. Avvicinandosi, ha notato il corpo e ha allertato i soccorsi.
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BARI, 10 GEN - Si è avvalso della facoltà di non rispondere don Antonio Ruccia, il parroco della chiesa san Giovanni Battista di Bari indagato per omicidio colposo nel caso del neonato trovato morto lo scorso 2 gennaio nella culla termica della parrocchia. Il suo interrogatorio, il primo come indagato - precedentemente era stato ascoltato dagli inquirenti come persona informata sui fatti - era infatti fissato per ieri pomeriggio ma il prete, assistito dall'avvocato Salvatore D'Aluiso, ha scelto di non rispondere alle domande. Ha risposto invece Vincenzo Nanocchio, il tecnico elettricista co-indagato insieme a don Ruccia. La Procura, intanto, ha conferito l'incarico per la consulenza sulla culla all'ingegnere e professore di Ingegneria Elettrica del Politecnico di Bari Saverio Mascolo e al perito Luigi De Vecchis. La consulenza si terrà lunedì prossimo alle 12.00, gli indagati hanno a loro volta nominato dei propri consulenti. Compito della consulenza è spiegare il funzionamento del sistema e di quante e quali parti sia composto; verificare se il sistema abbia funzionato e se no, perché; se nella culla ci sono altri sistemi per la salvaguardia del bambino come un sistema di videosorveglianza (che c'è) e di condizionamento della stanza (c'è anche questo); comprendere se questi altri sistemi abbiano funzionato e se no, perché; verificare il sistema di funzionamento dell'alimentazione elettrica. Nanocchio agli inquirenti ha raccontato di aver cambiato l'alimentatore della culla lo scorso 14 dicembre, dopo alcuni blackout che avevano interessato la chiesa, spiegando anche di aver provato quel sistema tre volte e che tutte e tre le volte aveva funzionato.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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