Italia e Estero

Naufragio nella Manica, muoiono 27 migranti al largo di Calais

La barca voleva raggiungere la Gran Bretagna ma si è capovolta. Negli ultimi mesi sono stati numerosi i tentativi di attraversare lo stretto
Migranti su una barca in mare (foto d'archivio)
Migranti su una barca in mare (foto d'archivio)
AA

Sono 27, secondo fonti citate dalla tv BFM, i morti nel naufragio di un'imbarcazione di migranti al largo di Calais, nella Manica. Il primo ministro francese, Jean Castex, parla di «una tragedia». 

Nel dare la cifra di 27 morti, BFM TV cita «fonti della polizia». L'imbarcazione sulla quale si trovavano i migranti era partita con l'intenzione di raggiungere la Gran Bretagna ma si è capovolta. Mentre il premier Castex parla di «tragedia», il ministro dell'Interno, Gérald Darmanin, atteso sul posto, denuncia «il carattere criminale dei passeur che organizzano queste traversate». La prefettura marittima della Manica e del Mare del Nord ha precisato che è ancora in corso un'operazione di soccorso per ritrovare altre persone eventualmente ancora in mare. Sono impiegati anche due elicotteri, un pattugliatore della Marina nazionale, una vedetta dei guardacoste e gommoni di salvataggio. 

Negli ultimi mesi, la situazione dei migranti sulle coste francesi, nell'attesa di trasferirsi in Gran Bretagna, è peggiorata giorno dopo giorno, con un aumento sensibile dei tentativi di attraversare la Manica, spesso disperati. Decathlon ha vietato la vendita di canoe nella zona dopo che alcuni migranti hanno tentato di raggiungere le coste britanniche con quei mezzi di fortuna. Sabato scorso, 243 migranti che tentavano l'impresa di arrivare in Inghilterra sono stati soccorsi al largo di Calais.

Il premier britannico Boris Johnson ha convocato d'urgenza il comitato Cobra per la gestione delle emergenze in risposta alla strage di migranti avvenuta oggi nelle acque francesi della Manica. Londra sollecita da tempo Parigi ad azioni più incisive per frenare il flusso delle imbarcazioni degli scafisti che dalle coste francesi cercano di raggiungere la Gran Bretagna: flusso intensificatosi negli ultimi mesi, malgrado gli accordi bilaterali cofinanziati dal Regno e le promesse del governo Tory su una stretta post Brexit dei controlli di confine, fino a raggiungere picchi di oltre 1000 arrivi al giorno.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato