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Myanmar, la giunta annuncia un'amnistia per quasi 5.000 detenuti

epa10442278 Protesters flash the three finger salute while holding pictures of Myanmar democracy icon Aung San Suu Kyi during a demonstration to mark the second anniversary of Myanmar's 2021 military coup, outside the Embassy of Myanmar, in Bangkok, Thailand, 01 February 2023. Myanmar migrant workers rallied outside the Myanmar embassy marking the second anniversary of the 2021 Myanmar military coup. EPA/DIEGO AZUBEL
epa10442278 Protesters flash the three finger salute while holding pictures of Myanmar democracy icon Aung San Suu Kyi during a demonstration to mark the second anniversary of Myanmar's 2021 military coup, outside the Embassy of Myanmar, in Bangkok, Thailand, 01 February 2023. Myanmar migrant workers rallied outside the Myanmar embassy marking the second anniversary of the 2021 Myanmar military coup. EPA/DIEGO AZUBEL
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RANGOON, 17 APR - La giunta militare del Myanmar ha annunciato che rilascerà circa 5.000 prigionieri nell'ambito di un'amnistia per celebrare il Capodano che si è celebrato nel Paese il 13 aprile. In una dichiarazione, l'esercito al potere ha affermato che 4.893 prigionieri saranno graziati "per partecipare al processo di costruzione dello Stato, per la tranquillità della gente e per ragioni di compassione". In un'espressione di "affettuosa gentilezza dello Stato", la giunta ha anche annunciato che la pena per gli altri prigionieri sarebbe stata ridotta di un sesto, fatta eccezione per coloro che abbiano commesso reati gravi, come associazione a delinquere e terrorismo, omicidio o stupro. La giunta ha affermato che anche 13 cittadini stranieri sarebbero stati graziati e deportati, senza fornire dettagli sulla loro identità o sul motivo della loro prigionia. Tuttavia, la maggior parte dei prigionieri politici di alto profilo, tra cui l'ex primo ministro Aung San Suu Kyi, detronizzata dal colpo di Stato del 2021, resteranno in carcere. L'amnistia arriva in contemporanea ad un incontro programmato a Bangkok tra il leader della giunta Min Aung Hlaing e il primo ministro malese e attuale presidente dell'Associazione delle nazioni del sud-est asiatico (Asean), Anwar Ibrahim, sugli aiuti ai terremotati, nonostante il blocco regionale di 10 nazioni abbia escluso Min Aung Hlaing dai suoi vertici a causa della mancanza di progressi su un piano di pace. La giunta non ha confermato questo incontro.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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