Mostro Firenze, udienza su ammissibilità revisione il 9 maggio

GENOVA, 19 FEB - E' stata fissata al 9 maggio l'udienza per l'ammissibilità della richiesta di revisione della condanna all'ergastolo per Mario Vanni. Il postino di San Casciano era accusato insieme a Giancarlo Lotti Vanni degli ultimi quattro duplici delitti del mostro di Firenze: Montespertoli (1982), Giogoli (1983), Vicchio (1984), Scopeti (1985). A occuparsene sarà la terza sezione della corte d'appello penale. Il presidente Vincenzo Papillo è lo stesso che ha rinviato a giudizio Anna Lucia Cecere, l'ex insegnante accusata di essere l'assassina di Nada Cella (la segretaria massacrata nello studio dove lavorava a Chiavari il 6 maggio 1996). A chiedere la revisione sono stati gli avvocati Valter Biscotti e Antonio Mazzeo che assistono Paolo Vanni, il nipote del postino. Tra i nuovi elementi, portati dai legali, emergono due testimonianze che non sarebbero state valutate nel corso del processo e smentirebbero Giancarlo Lotti in merito alla sua presenza sulla scena del delitto a Scopeti, in cui furono uccisi Nadine Mauriot e Jean-Michel Kraveichvili, e su quella del secondo omicidio attribuito al mostro. Inoltre, lo studio scientifico sulle larve rilevate sui cadaveri impone di anticipare di quarantotto ore la data dell'omicidio a Scopeti, stabilita in sentenza l'8 settembre 1985.
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