Morta sul lavoro, contestata la rimozione di una protezione
Avrebbero rimosso la saracinesca protettiva al macchinario nel quale è rimasta stritolata Luana D'Orazio, la 22enne morta nell'azienda tessile di Oste di Montemurlo (Prato) dove lavorava.
Per questo la titolare della azienda e l'addetto alla manutenzione dell'orditoio sono indagati, oltre che per omicidio colposo, anche per il reato di «rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro».Sarà effettuata sabato all'ospedale di Pistoia, l'autopsia su corpo di Luana. I funerali, invece, dovrebbero svolgersi con tutta probabilità lunedì pomeriggio, nella piccola chiesa di Spedalino Asnelli, la frazione vicina a Le Querci (Pistoia) dove la giovane donna viveva con la famiglia. Lo hanno annunciato la madre della giovane operaia, Emma Marrazzo e il patrocinatore stragiudiziale della famiglia Andrea Rubini, spiegando che il ministro del lavoro, Andrea Orlando, avrebbe annunciato la volontà di essere presente alle esequie.
Il figlio di Luana, 5 anni, è stato informato oggi che la sua mamma non tornerà a casa. Su consiglio del pediatra il bambino ha parlato con un'amica di famiglia che gli ha spiegato, con linguaggio consono, quello che è accaduto.
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