Morta il giorno dell'Epifania in clinica dopo bendaggio gastrico
NAPOLI, 08 GEN - Una denuncia per un presunto caso di malasanità è stata presentata dai familiari di Immacolata Fiorentino, la 45enne deceduta il giorno dell'Epifania alla clinica "Bianchi" di Portici, in provincia di Napoli, dopo essere stata sottoposta a un intervento di chirurgia estetica - il bendaggio gastrico, cosiddetto "sleeve" - al Nuovo Policlinico di Napoli. Il fratello della donna, assistito dall'avvocato Hilarry Sedu, ha denunciato il caso al Commissariato della Polizia di Stato di Napoli-Ponticelli, ricostruendo il calvario vissuto dalla donna, che lascia tre figli adottati. Secondo quanto denunciato, la Fiorentino fu operata al Nuovo Policlinico il 22 novembre scorso, ma l'operazione non fu portata a termine per problemi intercorsi durante l'intervento, ossia, come riportato in denuncia sulla base di quanto riferito dai medici del Policlinico, che la 45enne aveva avuto un'embolia polmonare seguita da arresto cardiocircolatorio, e per questo era stata trasferita nel reparto di Rianimazione, dove era rimasta in coma per 22 giorni; al risveglio, avendo superato la fase acuta e avendo scongiurato qualsiasi crisi cardiologica, la donna fu trasferita nel reparto di terapia sub-intensiva, dove è rimasta fino al 3 gennaio 2025, quando fu trasferita per la riabilitazione alla clinica Bianchi di Portici. Tre giorni dopo la Fiorentino è deceduta tra lo sconcerto dei parenti, che credevano stesse in fase di guarigione. Ora sarà la magistratura a fare chiarezza, anche perché in sede di denuncia è stato segnalato che i medici del Policlinico avrebbero dato diverse spiegazioni circa i problemi sofferti dalla donna durante l'intervento di bendaggio, parlando oltre di embolia ed arresto cardiaco, anche di problemi neurologici avuti dalla Fiorentino nelle more dell'operazione chirurgica.
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