Molestie all'Adunata degli alpini, il pm chiede l'archiviazione
Difficile identificare gli autori delle presunte molestie e, dopo poco più di due mesi, la Procura della Repubblica di Rimini chiede l'archiviazione. Il caso è quello che ha fatto discutere l'Italia ed è scaturito dalla denuncia presentata da una ventiseienne riminese che si era sentita oggetto di attenzioni moleste, appunto, da parte di tre uomini durante l'adunata degli Alpini, lo scorso maggio, a Rimini.
La richiesta di archiviazione, confermata dalla procuratrice capo, Elisabetta Melotti, riguarda un fascicolo d'indagine iscritto con l'ipotesi di molestie e contro ignoti. Autori ignoti che tali sono rimasti e per i quali «la non identificazione» ne ha prodotto la richiesta di archiviazione da parte della Procura. «Non sono stupita della richiesta di archiviazione - ha detto l'avvocato che rappresenta la vittima e che preferisce mantenere il riserbo -. Nella denuncia abbiamo dato tutti i dati in nostro possesso, ma è ovvio che tra tante persone presenti quel giorno in piazza a Rimini identificare i tre autori è un'impresa alquanto difficile. Restiamo convinti che la denuncia era doverosa perché non si è trattato di un semplice apprezzamento, ma la mia cliente è stata strattonata e tirata. Le hanno messo le mani addosso. Come ho già detto è stato doveroso esercitare il diritto, quello di denunciare una condotta molesta. Nulla quindi contro il corpo degli Alpini».
L'identificazione dei tre uomini con cappello da alpino quindi sarebbe stata resa difficile sia per la presenza di molte persone nello stesso luogo nello stesso momento, sia per la copertura solo parziale delle telecamere di sorveglianza della zona di piazzale Fellini. Inoltre l'unica testimone oculare, un'amica della 26enne, non sarebbe stata in grado di riferire particolari utili all'identificazione degli autori delle molestie e così pure la vittima.
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