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Molestie a UniTo: 'alcune ragazze temono ritorsioni'

Manifestazione studenti universitari contro le molestie dei docenti all'interno dell'ateneo. Torino 12 febbraio 2024 ANSA/TINO ROMANO
Manifestazione studenti universitari contro le molestie dei docenti all'interno dell'ateneo. Torino 12 febbraio 2024 ANSA/TINO ROMANO
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TORINO, 12 FEB - Dopo avere girato in tutte le aule e interrotto le lezioni in corso a Palazzo Nuovo, sede storica delle facoltà umanistiche, gli studenti dell'Università di Torino hanno occupato l'atrio per riunirsi in assemblea. Si sono detti favorevoli anche molti docenti all'iniziativa ''MeToo" di oggi, che arriva dopo l'annuncio della sospensione di un professore di filosofia per presunte molestie e l'arresto di un docente di medicina legale per violenze sessuali. Proprio a Torino inoltre in questi giorni sono state riferite molestie all'interno delle facoltà. "Alcune di noi sono ricattate - dicono le studentesse del collettivo Cambiare Rotta, che hanno organizzato la manifestazione - molte hanno paura di denunciare perché devono laurearsi". "Spero di non incontrare il mio relatore", afferma una giovane mentre sta entrando in un'aula con i manifestanti. "C'è paura in molte per ritorsioni che vadano poi a incidere sulla carriera universitaria - spiega Ada di Cambiare Rotta -. Pensiamo che la sospensione di un mese non serva a nulla. Ci stiamo organizzando per mobilitarci il 22 febbraio, quando si riunirà il consiglio di dipartimento di filosofia". "Serve un'assunzione di responsabilità politica da parte dell'Università", affermano. "Sono a favore alla protesta, però giuridicamente non posso partecipare allo sciopero, ma ne abbiamo parlato in aula. Condivido che la soluzione migliore sia sempre quella di denunciare", commenta la docente Federica Pugno, che insegna geografia linguistica.

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