Ministro sloveno a Italia e Croazia, 'insieme siamo più forti'
NOVA GORICA, 20 GEN - Il dialogo tra Slovenia, Italia e Croazia è "costruttivo". "Vorrei concludere con uno slogan: 'Insieme siamo più forti'". Lo ha detto il ministro dell'Interno sloveno, Boštjan Poklukar, oggi a Nova Gorica, al termine del trilaterale con gli omologhi Matteo Piantedosi e Davor Božinović, a margine del quale è stato firmato un memorandum che introduce pattugliamenti misti delle tre polizie al confine europeo della Croazia. "Ci teniamo tutti a rimuovere i controlli ai confini quando ci saranno le condizioni - ha aggiunto Poklukar - quando ci saranno le condizioni giuste". Tra i temi al centro del confronto il potenziamento del contrasto al traffico illegale dei migranti, "l'impegno per la firma dell'accordo tra la Bosnia e Frontex" in tema di migrazione irregolare e la cooperazione per il contrasto del terrorismo internazionale: "cercheremo di realizzarlo sempre di più anche assieme ai paesi dei Balcani occidentali". Riferendosi poi a Nova Gorica-Gorizia capitale europea della cultura 2025 e ai controlli che permangono ai confini tra i due paesi ha aggiunto: "In occasione degli eventi" di Go!2025, "la polizia lavorerà in maniera a normale senza complicare la vita ai cittadini e agli eventi culturali". "Ci teniamo tutti a rimuovere i controlli ai confini quando ci saranno le condizioni giuste". Božinović ha riferito poi alcuni dati relativi alla Croazia: "Nelle prime tre settimane del 2025 i transiti di migranti irregolari sono diminuiti del 60% rispetto allo stesso periodo del 2024. Inoltre l'anno scorso sono stati arrestati 1.834 trafficanti, un dato simile a quello dell'anno prima ma con una riduzione dei migranti, quindi abbiamo rafforzato l'attività in questo campo". "Sappiamo quali sono le aree della Croazia sottoposte a pressioni migratorie maggiori, dobbiamo garantire un rapido scambio di informazioni tra Paesi. La nostra collaborazione - ha aggiunto Božinović - lo prevede. Andremo a costituire i pattugliamenti trilaterali, definendone le priorità, per bloccare i trafficanti". L'obiettivo finale, ha concluso, concordando con gli omologhi, è "creare un futuro privo di confini".
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