Milleproroghe, niente rincari di inizio anno al casello
Niente rincari di inizio anno al casello: con l’imminente varo del decreto Milleproroghe dovrebbe arrivare anche un rinvio degli adeguamenti delle tariffe per le principali tratte autostradali, da quelle gestite da Autostrade per l’Italia (tra cui la A4 Milano-Brescia) alla Strada dei parchi che collega Roma a Teramo attraverso l’Appennino, ma anche la Brescia-Verona-Vicenza-Padova.
L’intervento sui pedaggi è solo l’ultima novità che spunta da una bozza lievitata fino a raddoppiare rispetto ai primi testi circolati e che ora contiene un centinaio di proroghe, dal rinvio al 2022 dell’addio al mercato tutelato dell’energia fino allo slittamento a marzo per le nomine dei vertici di Agcom e Privacy.
I vari ministeri stanno infatti cercando di sfruttare il classico provvedimento di fine anno per portare a casa le norme più varie: si parte con alcune di quelle che erano state inserite in manovra e poi cassate dalla presidenza del Senato, come quelle per le Province o sugli organici di Consiglio di Stato, Tar e Corte dei Conti, per la quale si chiede anche la creazione di una Sezione centrale consultiva con sede a Roma. Mancano all’appello, però, sia l’introduzione della cambiale digitale sia la richiesta di affiancare all’educazione civica nelle scuole anche l’educazione economica e finanziaria. Mentre sembra altrettanto difficile che possa avere successo il tentativo di inserire un «pacchetto innovazione», dal diritto a innovare fino al cambio dello Spid, gestito tutto dallo Stato.
C’è, invece, tutto un altro elenco di interventi già preparati sempre con l’intento di inserirli in legge di Bilancio, prima di decidere di far viaggiare le proroghe con un provvedimento a sé. Tra queste la riproposizione anche per il 2020 del bonus verde, lo sconto per risistemare terrazzi e giardini, ma anche degli incentivi ad acquistare motorini elettrici rottamando vecchi due ruote inquinanti. Tra le norme che hanno resistito ai vari restyling del testo anche la stabilizzazione dei precari della P.a. e l’estensione dei risarcimenti alle vittime di violenze anche a chi ha subito sfregi al viso. Altre misure. Ci sono poi proroghe di concorsi, dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli all’Aifa.
Numerose le proroghe in materia di beni Culturali, dal Pompei al restauro dei Sassi di Matera fino alle spese, integrate con 4 milioni, per il decimo anniversario del Maxxi. Inserita anche la proroga dello stato di emergenza per Genova dopo il crollo del Ponte Morandi. Spuntano, tra le varie richieste, anche quella di rifinanziare il fondo per la rievocazione storica, e una misura per stabilire che i dati di dirigenti dell’Interno, delle forze di polizia, delle forze armate e dell’amministrazione penitenziaria che rientrano nel perimetro della Cybersecurity non vadano pubblicati per non pregiudicare la sicurezza nazionale. Tra le novità si registrano anche la richiesta di due posti in più nel Cda di Sport e Salute (che ha sostituito la vecchia società Coni servizi), con l’aggiunta di un consigliere e un amministratore delegato. E spunta anche una proroga, con aumento di 4 milioni del finanziamento, per il Gran Sasso Science Institute.
Ma la novità di maggiore impatto per i cittadini, in partenza magari per le vacanze sulla neve, resta quella dei pedaggi. Lo stop agli aumenti riguarda 16 concessionarie per le quali sono scaduti i periodi regolatori. Le norme prevedono anche che gli adeguamenti tariffari avvengano in base ai nuovi criteri adottati dall’Autorità dei Trasporti, previo aggiornamento, entro fine giugno, dei piani economico-finanziari. Il nuovo sistema tariffario, basato su un differente calcolo di efficienza delle prestazioni, potrebbe anche comportare anziché un rincaro, addirittura una diminuzione dei pedaggi per alcune tratte.
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