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Milano-Cortina: indagato intercettato, 'c'è un giro di mazzette'

FONDAZIONE MILANO CORTINA Guardia di finanza nell’edifico in via Boscaiola 26 MILANO, 21 MAGGIO 2024, ANSA/DAVIDE CANELLA
FONDAZIONE MILANO CORTINA Guardia di finanza nell’edifico in via Boscaiola 26 MILANO, 21 MAGGIO 2024, ANSA/DAVIDE CANELLA
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MILANO, 10 LUG - L'ex dirigente della Fondazione Milano Cortina 2026 Massimiliano Zuco in alcune intercettazioni, agli atti dell'inchiesta della Procura di Milano sulla gestione dell'evento olimpico, si sarebbe riferito "esplicitamente a verosimili fenomeni corruttivi", ponendo "l'attenzione su un giro di 'mazzette' che coinvolgerebbe quantomeno un dirigente di Deloitte", la società che aveva preso l'appalto sui servizi digitali, dopo che era stato tolto alla Quibyt, società dell'imprenditore Luca Tomassini, anche lui indagato. In un'annotazione della Gdf, infatti, si parla della "seconda gara per i servizi digitali", previa "'estromissione' di Quibyt", e del "ruolo di Deloitte", a cui fu affidata "tale fornitura" sotto la "gestione Varnier", ossia dell'ad Andrea Varnier. Gli investigatori fanno notare come Deloitte Consulting "fosse già in rapporti economici attivi con la Fondazione" con un "contratto di sponsorizzazione" da 21 milioni di euro. Gli inquirenti in relazione a questi rapporti e all'appalto per i servizi digitali, come si legge, indagano su un "presunto giro di mazzette". In alcune intercettazioni di aprile tra Zuco e Tomassini, il primo parla anche "dell'ampio potere discrezionale dell'attuale" ad della Fondazione Varnier. "È super appoggiato ma è super appoggiato per uno scopo politico - dice - controllare Malagò, evitare che passano certe strategie". E fa riferimento al "maggior costo - scrive la Gdf - per la Fondazione di quattro milioni di euro, dovuti dall'Ente a Deloitte per produrre ex novo il sito e conseguentemente gestirlo". Zuco dice: "Si butta trentamila euro e spendine quattro per far contenta Deloitte, ma come si fa...". E ancora: "Tutto sto giro qua si tiene intorno a Deloitte". Parla di un "giro di mazzette" e indica anche il nome, riportato negli atti, di un "dirigente" di Deloitte. Nelle carte, tra l'altro, ci sono intercettazioni, sempre di aprile, anche di altri responsabili della Fondazione. Uno di questi dice: "Preferisco il vecchio sito che il nuovo bacato, con la quale facciamo una figuraccia". E lo definisce "impresentabile".

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