Milano, Beppe Sala correrà per il secondo mandato da sindaco
Correrà per un secondo mandato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ha annunciato la ricandidatura in un video postato sulle sue pagine social proprio nel giorno di Sant'Ambrogio, patrono della città.
«Alla fine di questa lunga riflessione ho deciso di ricandidarmi alla carica di sindaco di Milano - ha annunciato -. In più riprese ho sottolineato che volevo essere totalmente sicuro e di avere le energie fisiche e mentali indispensabili per impegnarmi per un altro quinquennio. Ora sento che posso farlo, anzi sento che voglio farlo».
L'annuncio è arrivato inaspettato, da mesi ormai Sala stava riflettendo su una sua eventuale ricandidatura e aveva rimandato la comunicazione sul suo futuro, che inizialmente sarebbe dovuta arrivare dopo le vacanze estive, a data da destinarsi. «No, di non ricandidarmi» non ci ho mai pensato, «ho avuto onestamente il dubbio per tanto tempo e per parecchie settimane, mesi, - ha precisato Sala a margine della Prima della Scala - mi sentivo spinto dal senso del dovere ma non riuscivo a desiderare così fortemente questa cosa. Adesso lo faccio perché lo voglio fare, negli ultimi giorni mi è venuta veramente una maledetta voglia di farlo».
È motivato Sala e raccoglie la sfida di candidarsi a guidare per la seconda volta una Milano che appare diversa da quella che ha preso in mano 5 anni fa, reduce dal successo di Expo, con tanti turisti, eventi e investimenti, punto di riferimento per l'Italia e non solo. Il Covid ha portato incertezza economica, sociale, e di questo Sala è consapevole tanto che si ricandida per avviare una «fase nuova» per la città, faticosa ma che possa riportarla ad essere città guida dell'Italia.
«Mi candido a ottenere la vostra fiducia per guidare una nuova trasformazione di Milano - ha spiegato Sala ai cittadini nel suo video - che sarà difficile, faticosa, ma anche, e ne sono convinto, riporterà Milano ad essere una città di ispirazione per il nostro Paese per l'Europa e per il mondo. Sono pronto, a voi decidere».
Il sindaco ha poi rivendicato quanto fatto in questi cinque anni di governo della città: Milano ha avuto una fase di «crescita straordinaria e si è imposta all'attenzione del mondo per la sua attrattività», inoltre questo è stato coniugato con un «poderoso intervento di welfare», ci sono stati cambiamenti nella mobilità, dal punto di vista ambientale e urbanistico, «nella direzione del cambiamento intrapreso dalle grandi città del mondo».
E poi il traguardo delle Olimpiadi invernali del 2026, che Milano ospiterà per la prima volta nella sua storia, insieme a Cortina. Ma adesso alla città serve un nuovo passo, dovrà cambiare e «io ho le idee molto chiare su cosa serve a Milano nel prossimo quinquennio e penso che io stesso sono un po’ un uomo del cambiamento, è stato così in Expo - ha ricordato Sala parlando della sua esperienza da commissario dell'esposizione universale -, io mi trovo più a mio agio quando c'è da trasformare e qui non neghiamolo serve un'altra trasformazione».
A sostenerlo nella corsa alle elezioni comunali del 2021 Sala vedrebbe ancora una volta una coalizione ampia di centrosinistra, come quella che lo sostiene oggi. «Più ancora di cinque anni fa le coalizioni si fanno sui programmi, quindi sto lavorando da tempo per pensare al futuro di Milano», ha detto.
E un eventuale appoggio per questa corsa è arrivato anche da Carlo Calenda, leader di Azione, che ha parlato della ricandidatura di Sala come di «un'ottima notizia» anche se ha avvertito che «Azione lo sosterrà convintamente se lascerà fuori dalla coalizione i populisti», quindi sembrerebbe un no a una replica dell'attuale alleanza di governo tra Pd e Movimento 5 stelle.
Le congratulazioni per la ricandidatura di Sala sono arrivate poi dall'ex sindaco di Milano, ed eurodeputato, Giuliano Pisapia, e dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, che ha parlato di «scelta giusta». Mentre il centrodestra va all'attacco con la commissaria cittadina di Forza Italia, Cristina Rossello, che avverte come la coalizione troverà un candidato all'altezza della sfida e «che ami la città».
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