Migrante rientra a Bari da Gjader, 'inidoneo a vita ristretta'

BARI, 16 APR - Non è stato ritenuto "idoneo" alla "vita in comunità ristretta", e per questo un georgiano di 39 anni, trasferito venerdì scorso da Brindisi al centro di permanenza e rimpatrio allestito dal governo italiano a Gjader, in Albania, è rientrato stamattina in Italia, a Bari. Il georgiano, assistito dall'avvocata Loredana Liso, è affetto da problemi psichiatrici e, nonostante sia rimasto per vari mesi ospite del Cpr di Bari-Palese (dal 27 novembre scorso), non sarebbe mai stato sottoposto a visita specialistica. Una volta giunto in Albania, su richiesta del suo legale, è stato sottoposto a una rivalutazione da parte della 'Commissione vulnerabilità', che ne ha attestato l'inidoneità alla vita in comunità ristretta. La commissione vulnerabilità è stata istituita con decreto ministeriale del settembre 2024 e opera sulla base di un protocollo di presa in carico sanitaria dei migranti ospitati nelle strutture albanesi, come previsto dalla legge n.14 del 2024. Attestata la sua inidoneità, il direttore dei centri Albania ne ha disposto il trasferimento immediato in Italia. Il 39enne è rientrato questa mattina a Bari ed è in attesa che venga trovata una sistemazione idonea alle sue patologie. L'uomo era arrivato a Gjader l'11 aprile, insieme ad altri 39 migranti partiti a bordo della nave Libra dal porto di Brindisi. Dallo scorso 28 marzo il centro di Gjader può 'ospitare' anche persone trattenute nei Cpr italiani, sulla base del nuovo decreto del governo.
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