Italia e Estero

Migliaia di persone in piazza a Torino per dire sì alla Tav

Erano presenti anche 100 sindaci del Nord Italia che rappresentavano circa 4 milioni di cittadini
  • I manifestanti in piazza San Carlo a Torino
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    I manifestanti in piazza San Carlo a Torino
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Erano oltre trentacinquemila, secondo le organizzatrici, in piazza San Carlo a Torino questa mattina per dire sì alla Tav. Stavolta erano presenti anche 100 sindaci del Nord Italia che rappresentavano circa 4 milioni di cittadini. «Da questa piazza è arrivato un messaggio molto bello e positivo - ha detto Patrizia Ghiazza, una delle sette madamin organizzatrici della manifestazione -. Se due mesi fa è stato detto un grande sì, anche ad altri temi per lo sviluppo e il futuro della città, oggi è stato il seguito.

E se il seguito è stato così numeroso, importante e vicino ai cittadini allora è vero che questa manifestazione è stata ancora più importante di quella precedente. Partiamo da Torino ma questa è un'opera italiana ed europea fondamentale ed è per questo che molti sindaci e Città erano presenti da varie parti d'Italia».

Non solo, la manifestazione odierna ha portato a schierarsi anche il mondo politico.

Presenti i governatori di Piemonte e Liguria, Sergio Chiamparino e Giovanni Toti, e un nutrito gruppo di parlamentari di tutte le forze politiche, tranne il M5S. Compresa la Lega, con il capogruppo Riccardo Molinari, che ha spiegato come noi rispettiamo il contratto di Governo, che prevede l'analisi costi-benefici della Tav. Questa piazza non e' contro il Governo ma a favore dello sviluppo delle grandi opere, «come era scritto nel programma elettorale con cui siamo stati eletti».

La deputata leghista, Elena Maccanti, è più chiara: «Se l'analisi darà esito negativo, chiederemo il referendum». Tanti, secondo la deputata torinese i leghisti presenti, «oggi è stato mandato un messaggio al Governo». Claudia Porchietto, di Forza Italia, rincara la dose: «Nel 2019 sarà presa l'ultima decisione sulla Tav, e sono ottimista. Chi dice di fermarla, si è dimenticato del Parlamento, che è chiamato a votare. Ci sono ancora degli strumenti democratici e li useremo».

Non si è fatto attendere il commento della capogruppo di Forza Italia alla Camera Mariastella Gelmini: «L'Italia ha scelto di dire sì alla Tav tanti anni fa, il mondo non comincia con Toninelli e Di Maio: ci auguriamo che non solo qui ma soprattutto in Consiglio dei ministri la Lega blocchi le follie dei 5 Stelle. L'Italia sta già pagando un prezzo elevatissimo per un Governo che purtroppo sembra andare verso la decrescita e non verso lo sviluppo».

«La presenza della Lega al Governo - rimarca Gelmini - è sempre più inspiegabile, perché questo è un governo a trazione grillina dove, dal decreto dignità che ha irrigidito il mercato del lavoro al no alle grandi opere, dallo svuotamento della flat tax al reddito di cittadinanza, mi pare che di centrodestra ci sia ben poco». «Non abbiamo dubbi che la Lega voglia la Tav - conclude - li abbiamo sul fatto che la Lega riesca a convincere i 5 Stelle a seguirla»»

Come già il 10 novembre al flash mob hanno aderito le 35 sigle delle associazioni di categoria imprenditoriali e dei sindacati. «Se Toninelli mantiene le proprie promesse e consegna costi benefici entro gennaio il consiglio regionale ha tutto il tempo per indire il referendum, in base alla norma che anche in Piemonte prevede la consultazione popolare» annuncia Chiamparino.

In piazza anche il candidato alla segretaria Pd, Maurizio Martina ribadendo che «noi siamo qui per coerenza: siamo da sempre a favore della Tav, abbiamo sbloccato l'opera, l'abbiamo finanziata integralmente, abbiamo costituito con la Francia il soggetto che gestisce i cantieri».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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