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Migliaia al Gay Pride di Belgrado, musica e festa arcobaleno

epa11591821 Participants wave a giant rainbow colored flag during the Belgrade Pride Parade march in Belgrade, Serbia, 07 September 2024. Holding rainbow colored flags, balloons and banners participants marched through the main streets of Serbia's capital near the main institutions in the city to which Belgrade Pride has been addressing its demands for improved rights for the LGBTQ+ community. EPA/ANDREJ CUKIC
epa11591821 Participants wave a giant rainbow colored flag during the Belgrade Pride Parade march in Belgrade, Serbia, 07 September 2024. Holding rainbow colored flags, balloons and banners participants marched through the main streets of Serbia's capital near the main institutions in the city to which Belgrade Pride has been addressing its demands for improved rights for the LGBTQ+ community. EPA/ANDREJ CUKIC
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BELGRADO, 07 SET - Alcune migliaia di persone hanno partecipato nel pomeriggio al Gay Pride di Belgrado, svoltosi in un clima di festa e senza incidenti. Con una massiccia presenza di agenti di polizia in assetto antisommossa, il corteo arcobaleno ha attraversato il centro della capitale, passando davanti alla sede del governo e al parlamento per confluire in un grande parco dove un concerto ha posto fine alla manifestazione. Tra musica, palloncini colorati e bandiere del movimento Lbgti, i partecipanti hanno ribadito le richieste avanzate da anni: la fine delle discriminazioni e dell'odio contro i gay, una legge sulle unioni omosessuali, una pronta e dura reazione delle autorità ai tanti episodi di violenza contro persone con diverso orientamento sessuale. "L'amore vince", "Noi siamo essenziali", "L'omofobia è così noiosa", sono alcuni degli slogan su cartelli e striscioni mostrati dai manifestanti. insieme ai quali vi erano in segno di soldarietà quattro ministri del governo serbo - Tanja Miscevic (integrazione europea), Jelena Begovic (scienza e tecnologia), Tatjana Macura (protezione donne), Tomislav Zigmanov (diritti umani e delle minoranze). Dopo i violenti scontri fra polizia e gruppi di ultranazionalisti omofobi che turbarono il Gay Pride di Belgrado nel 2010, con decine di feriti e arresti, per alcuni anni la manifestazione del popolo omosessuale era stata vietata per motivi di sicurezza e ordine pubblico. Il corteo arcobaleno era tornato nel 2014, da quando si è poi tenuto regolarmente ogni anno senza grandi problemi di ordine pubblico.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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