Meloni ai sindacati, l'obiettivo è la crescita non il consenso
ROMA, 11 NOV - "Abbiamo concentrato le risorse su alcune priorità fondamentali" tenendo "i conti in ordine e concentrandoci su una prospettiva di crescita" pur "nel contesto internazionale tutt'altro che facile". "Un cambio di passo rispetto all'approccio che troppe volte abbiamo visto in passato, quando si è preferito adottare misure più utili a raccogliere consenso nell'immediato che a gettare le basi per una crescita duratura, scaricando il costo di quelle misure su chi sarebbe venuto dopo. Come noi, che raccogliamo la grave eredità di debiti che gravano come un macigno sui conti pubblici". Così la premier Giorgia Meloni ai sindacati nell'incontro di oggi. "Il ministro Giorgetti sarà più puntuale di me, ma io ci tengo a dire che la solidità, la credibilità e il coraggio di questo Governo hanno consentito di poter far partecipare banche e assicurazioni alla copertura della legge di bilancio", ha aggiunto parlando delle coperture con cui sono finanziate le misure. Per Meloni è "un grande cambiamento rispetto al passato, quando invece con la legge di bilancio si trovavano le risorse per sostenere banche e assicurazioni, e nessuno invocava la rivolta sociale". All'inizio dell'incontro sulla manovra a palazzo Chigi, il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha regato alla premier Giorgia Meloni una calcolatrice e quello della Cgil, Maurizio Landini, il libro di Camus "L'uomo in rivolta". Secondo quanto si apprende da fonti sindacali, Meloni avrebbe chiesto, a quel punto, al segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra: "E lei non mi hai portato niente?". Sbarra ha risposto: "Noi non abbiamo portato gadget. Ci limiteremo a darle le nostre proposte per migliorare la politica di sviluppo di questo Paese".
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