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Media, 'Idf ingloba Rafah nella zona cuscinetto al confine'

epa11921733 The Rafah Border Crossing, between Egypt and the Gaza Strip, in Rafah, North Sinai Governorate, Egypt, 24 February 2025. As part of the Israel-Hamas ceasefire deal that came into effect on 19 January 2025, humanitarian aid trucks have been entering the Gaza Strip through the Rafah crossing, bringing essential supplies to the war-torn territory. EPA/MOHAMED HOSSAM
epa11921733 The Rafah Border Crossing, between Egypt and the Gaza Strip, in Rafah, North Sinai Governorate, Egypt, 24 February 2025. As part of the Israel-Hamas ceasefire deal that came into effect on 19 January 2025, humanitarian aid trucks have been entering the Gaza Strip through the Rafah crossing, bringing essential supplies to the war-torn territory. EPA/MOHAMED HOSSAM
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TEL AVIV, 09 APR - L'esercito israeliano si sta preparando a incorporare la città di Rafah e i quartieri circostanti nel sud di Gaza nella zona cuscinetto che sta creando lungo il confine con l'Egitto. Lo rivela Haaretz che cita funzionari della Difesa. Si tratta di circa 75 chilometri quadrati, un quinto della Striscia: "Separare Rafah dal resto del territorio trasformerebbe Gaza in un'enclave all'interno della zona controllata da Israele, isolandola dal confine egiziano", dice Haaretz. L'area, tra l'asse Filadelfia e il Morag, ospitava circa 200.000 palestinesi prima della guerra. Nelle ultime settimane è rimasta quasi completamente deserta. Finora, l'esercito si era sempre astenuto dall'incorporare grandi città come Rafah nella zona cuscinetto. Secondo i funzionari della difesa, la decisione è arrivata dopo che il governo ha ripreso la guerra, il 18 marzo, con il primo ministro Benyamin Netanyahu convinto a "conquistare vaste aree di Gaza". Le fonti hanno spiegato che la mossa mira anche a creare nuove leve di pressione su Hamas. L'Idf ritiene che sia improbabile che Israele riceva il sostegno internazionale, incluso quello di Washington, per una campagna prolungata a Gaza. Allo stesso tempo, non si prevede che le minacce dei ministri di ultradestra del governo israeliano di bloccare gli aiuti umanitari a Gaza si traducano in politiche concrete. Nell'ambito delle operazioni, l'esercito sta già lavorando per ampliare la rotta Morag, demolendo le strutture lungo il percorso. In alcuni tratti, l'asse diventerà largo diverse centinaia di metri e in alcune zone potrebbe superare il chilometro. Le fonti riferiscono che non è ancora stato deciso se l'intera area verrà semplicemente designata come zona cuscinetto interdetta ai civili, come è stato fatto in altre parti della zona di confine, oppure se la zona verrà completamente bonificata e tutti gli edifici demoliti, di fatto cancellando la città di Rafah.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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