Maxi incendio al museo in Brasile, in fumo anche un dinosauro
Il Museo Nazionale del Brasile, il più antico del paese sudamericano e una delle più prestigiose istituzioni di storia naturale ed antropologia delle Americhe, è stato totalmente distrutto da un violento incendio, scoppiato nella notte di domenica per cause ancora da accertare, che ha causato un disastro irreparabile per la cultura a livello mondiale.
Le fiamme sono divampate intorno alle 19.30 nel Palazzo di San Cristoforo, ex residenza delle famiglie reali portoghesi e dell’Impero brasiliano, considerato un capolavoro architettonico neoclassico del Nuovo Mondo, nel cuore di Rio de Janeiro. I pompieri hanno impiegato più di cinque ore per controllare il fuoco, ostacolati anche dal fatto che i due depositi vicini al museo erano vuoti, ed è stato necessario pompare acqua da altri punti della città.
Dopo una prima visita di sopralluogo al museo, il suo direttore, Alex Kellner, ha detto che «il paese è in lutto, ed è tutta la cultura mondiale che sente una perdita». Da parte sua il suo vicedirettore, Luiz Fernando Dias Duarte, ha dichiarato che «questa è una catastrofe totale: sono 200 anni della nostra memoria storica, 200 anni di memoria, di scienza e di cultura che sono stati distrutti». Nelle decine di sale erano custiditi oltre due milioni di reperti, fra i quali i resti di Luzia, il fossile di Homo Sapiens più antico trovato nelle Americhe e quelli di un dinosauro trovato nel Nordest del Brasile.
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