Italia e Estero

Mattarella: «Stop alle discriminazioni sessuali e all'omofobia»

In occasione della ricorrenza del 17 maggio, il Presidente incita la lotta ai pregiudizi e la promozione della conoscenza
Il capo dello Stato Sergio Mattarella - Foto ufficio stampa Quirinale/Paolo Giandotti
Il capo dello Stato Sergio Mattarella - Foto ufficio stampa Quirinale/Paolo Giandotti
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«La ricorrenza del 17 maggio è stata scelta, in ambito internazionale, per promuovere il contrasto alle discriminazioni, la lotta ai pregiudizi e la promozione della conoscenza riguardo a tutti quei fenomeni che, per mezzo dell'omofobia, della transfobia e della bifobia, perpetrano continue violazioni della dignità umana». Lo afferma in una nota il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

«Le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale costituiscono una violazione del principio di eguaglianza e ledono i diritti umani necessari a un pieno sviluppo della personalità umana che trovano, invece, specifica tutela nella nostra Costituzione e nell'ordinamento internazionale. È compito dello Stato garantire la promozione dell'individuo non solo come singolo, ma anche nelle relazioni interpersonali e affettive.

Perché ciò sia possibile, tutti devono essere messi nella condizione di esprimere la propria personalità e di avere garantite le basi per costruire il rispetto di sé. La capacità di emancipazione e di autonomia delle persone è strettamente connessa all'attenzione, al rispetto e alla parità di trattamento che si riceve dagli altri. Operare per una società libera e matura, basata sul rispetto dei diritti e sulla valorizzazione delle persone, significa non permettere che la propria identità o l'orientamento sessuale siano motivo di aggressione, stigmatizzazione, trattamenti pregiudizievoli, derisioni nonché di discriminazioni nel lavoro e nella vita sociale», conclude Mattarella.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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