Italia e Estero

Mare Jonio, Albini: «La situazione è sempre più difficile»

La bresciana a bordo della nave con i migranti: «Hanno sopportato cose che non si possono immaginare». Resta il divieto di sbarco
Donatella Albini con il medico e europarlamentare Pietro Bartolo - Foto Mediterranea Saving Humans
Donatella Albini con il medico e europarlamentare Pietro Bartolo - Foto Mediterranea Saving Humans
AA

«Ci laviamo con le bottigliette d’acqua, visto che non c’è altra possibilità. A bordo ci sono persone che hanno subito violenze, torture, privazione del sonno; c’era una donna incinta dopo uno stupro, poi fatta sbarcare. Sono persone che hanno sopportato sofferenze terribili durante il viaggio e poi nei lager libici. Hanno anche visto annegare nove compagni di viaggio, caduti dal gommone poco dopo la partenza. Vanno fatti tutti sbarcare al più presto».

Donatella Albini, ginecologa e consigliera comunale a Brescia, sulla nave Mare Jonio come medico di bordo, non ha dubbi sul fatto che anche i 34 migranti rimasti dopo il primo sbarco di donne, bambini, minori non accompagnati e malati, debbano essere fatti scendere a Lampedusa senza attese.

Ma il via libera non c'è: è sempre in vigore il divieto di sbarco firmato dal ministro dell'Interno Matteo Salvini e dai suoi colleghi Elisabetta Trenta e Danilo Toninelli...

 

Leggi l'articolo completo sul Giornale di Brescia in edicola oggi, scaricabile anche in formato digitale.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato