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Maratonina di Trieste: «No agli africani», e scoppia la polemica

La decisione di escludere gli atleti di colore in occasione del Running Festival. Giorgetti: «Aprirò indagine interna»
Robert Chemonges, vincitore della 17/a Green Europe Marathon, in una foto di archivio a Trieste Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Robert Chemonges, vincitore della 17/a Green Europe Marathon, in una foto di archivio a Trieste Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Ha suscitato polemiche il «no agli atleti africani, per combatterne lo sfruttamento» annunciato da Fabio Carini, presidente dell'Apd Miramar, organizzazione che promuove il Running Festival e la 24esima maratonina di Trieste, in programma domenica 5 maggio. In gara, quindi, ci saranno solo atleti europei, una decisione che ha inevitabilmente sollevato critiche.

«Una mezza maratona per soli bianchi: pensavamo fosse un titolo che si sarebbe potuto leggere solo nell'Alabama del Ku Klux Klan ed invece è la cronaca di ciò che accade a Trieste - ha scritto su Facebook il vice-presidente del Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia, il piddino Francesco Russo - La scusa con cui è stato annunciato che non ci saranno atleti di colore al prossimo Trieste Run Festival è che non ci sono manager onesti in grado di far arrivare nella nostra città atleti capaci di dare lustro e qualità agonistica alla corsa triestina».

Sulla vicenda è intervenuto anche Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza con delega allo sport, secondo cui «è sbagliato escludere gli atleti africani. Non è cosi' che si risolvono i problemi. Ma attenzione perchè il malessere esploso a Trieste nasconde l'ennesimo sfruttamento, quelli che chiamo gli scafisti dello sport. Aprirò subito un'indagine interna per quanto riguarda le mie competenze. Ascolterò tutte le parti in causa per fare chiarezza». 

 

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