Maltempo in Emilia, per i soccorritori bresciani 114 salvataggi in un giorno

«Stamattina la situazione sembra migliorare, ma pur non essendo noi in zona rossa ci misuriamo tra mille difficoltà» spiegano gli uomini della Protezione Civile di Palazzolo e Calcinato esperti di soccorso fluviale che stanno operando in Emilia Romagna. Ieri i sei bresciani, esperti nuotatori, hanno effettuato 114 salvataggi. Oggi devono anche consegnare farmaci e acqua potabile in aree alluvionate, con l’acqua che supera anche i due metri di altezza.

Pronti a partire

Intanto la Regione Lombardia va completando l’elenco delle attrezzature disponibili per l’emergenza. Tra queste l’idrovora da 9mila litri al minuto del gruppo di Roncadelle. «Siamo in preallarme. Se ci chiamano abbiamo circa 5 ore di tempo per portarci sul posto. Chi lavora ha già avvisato i datori di lavoro dell’imminente partenza. Un grazie va anche a loro, chiaramente. Logica vuole che siano le Regioni e i gruppi più vicini a intervenire per far fronte alle necessità. Ma non sempre è così. Sono i gruppi nazionali che decidono, secondo logiche diverse dalle comuni valutazioni. Comunque noi siamo pronti» conferma Ennio Bertoglio da Roncadelle. 

La riconoscenza

Il livello dell’acqua oggi pare stia calando, ma molto resta ancora da fare. «Le strade restano impraticabili e questo crea grande difficoltà anche per i soccorsi» spiegano i volontari bresciani. «Ieri sera, una volta tolte le mute, la gente che abbiamo salvato ci ha riconosciuto e ci ha fatto festa nei grandi dormitori allestiti nelle palestre. È stato emozionante e commovente. Un bambino ci ha portato delle pizze. Noi siamo stati in acqua dalle 5 del mattino alle 20. Ci voleva un po’ di riposo... Ma è stato il loro calore che ci ha scaldato il cuore» hanno raccontato ancora al telefono i sei di Palazzolo e Calcinato.
Stamattina la giornata è già cominciata con grande impegno. Non è  ancora tempo della conta dei danni, ma le conseguenze dell’alluvione sulle infrastrutture sono evidenti.

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