Maltempo in Emilia, l'appello della bresciana: «Servono braccia per spalare»
Elisa Bargnani, originaria di Gambara, da 15 anni vive a San Lazzaro di Savena, nell’hinterland di Bologna ai piedi dell’Appennino, e sta vivendo in prima persona l’inferno di acqua e fango dell’alluvione che sta devastando l’Emilia Romagna. Nelle ultime ore si è aggravato ancora il bilancio delle vittime, che salgono a 13, con altri quattro morti rinvenuti nel Ravennate.
Elisa Bargnani manda un appello alla sua terra d’origine perché servono braccia per spalare i detriti e tutta la distruzione che l’acqua si è portata dietro. Qualcuno in provincia questo disperato appello l’ha già raccolto: da ieri al lavoro ci sono diversi bresciani, tra cui sei uomini della Protezione Civile di Palazzolo e Calcinato esperti di soccorso fluviale.
San Lazzaro in Savena è pronto ad accogliere e ospitare quanti vorranno andare ad aiutare la popolazione colpita dall’alluvione: intanto, i sanlazzaresi si aiutano tra di loro, stretti nella forza della comunità, con l’amministrazione comunale in testa, per tornare quanto prima alla normalità.
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