Italia e Estero

Mafia: operazione nell'Agrigentino, 29 fermi

I Carabinieri del Comando provinciale di Agrigento e del Ros di Palermo stanno eseguendo dall'alba 10 misure cautelari emesse dal gip del tribunale di Palermo su richiesta della Dda. L'operazione antimafia in corso fra Licata, Palma di Montechiaro, Canicattì e tutta la parte orientale dell'Agrigentino è stata denominata 'Condor' e ha portato alla luce gli appartenenti a un'associazione a delinquere di tipo mafioso dedita al traffico di sostanze stupefacenti, a estorsioni ai danni di imprenditori e a danneggiamenti a mezzo incendio. Oltre 100 i carabinieri di Agrigento e del Ros in azione che sono supportati dai colleghi di Palermo, Trapani, Caltanissetta, Enna e dallo squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia. In corso di esecuzione anche 20 perquisizioni. ANSA/CARABINIERI EDITORIAL USE ONLY NO SALES
I Carabinieri del Comando provinciale di Agrigento e del Ros di Palermo stanno eseguendo dall'alba 10 misure cautelari emesse dal gip del tribunale di Palermo su richiesta della Dda. L'operazione antimafia in corso fra Licata, Palma di Montechiaro, Canicattì e tutta la parte orientale dell'Agrigentino è stata denominata 'Condor' e ha portato alla luce gli appartenenti a un'associazione a delinquere di tipo mafioso dedita al traffico di sostanze stupefacenti, a estorsioni ai danni di imprenditori e a danneggiamenti a mezzo incendio. Oltre 100 i carabinieri di Agrigento e del Ros in azione che sono supportati dai colleghi di Palermo, Trapani, Caltanissetta, Enna e dallo squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia. In corso di esecuzione anche 20 perquisizioni. ANSA/CARABINIERI EDITORIAL USE ONLY NO SALES
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AGRIGENTO, 17 DIC - I carabinieri del reparto Operativo di Agrigento hanno eseguito 29, dei 30, fermi disposti dalla Dda di Palermo a carico di agrigentini e nisseni accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di droga, detenzione ai fini di spaccio; tentata estorsione e associazione mafiosa. Contestati anche diversi danneggiamenti, ma anche il favoreggiamento personale. I provvedimenti sono stati notificati ad Agrigento, Porto Empedocle, Favara e Canicattì, ma anche a Gela. Fra i fermati vi sarebbero anche nominativi di un certo peso per l'Agrigentino, come l'empedoclino Fabrizio Messina, fratello del boss Gerlandino, e Pietro Capraro della famiglia mafiosa di Agrigento-Villaseta.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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