Italia e Estero

Madre e figlia stampavano in casa banconote false nel Comasco

Un momento della conferenza stampa dei Carabinieri del Nucleo Scalo Termini di Roma, che, a seguito di numerose segnalazioni ricevute in merito alla spendita di banconote false allinterno dello scalo ferroviario, hanno arrestato un 58enne cittadino romano, impiegato presso un ufficio, all'interno della stazione, 6 Maggio 2016. ANSA/ US/ CARABINIERI +++ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING+++
Un momento della conferenza stampa dei Carabinieri del Nucleo Scalo Termini di Roma, che, a seguito di numerose segnalazioni ricevute in merito alla spendita di banconote false allinterno dello scalo ferroviario, hanno arrestato un 58enne cittadino romano, impiegato presso un ufficio, all'interno della stazione, 6 Maggio 2016. ANSA/ US/ CARABINIERI +++ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING+++
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COMO, 18 APR - Madre e figlia, di 63 e 37 anni, residenti a Tremezzina (Como), sono state denunciate oggi dai carabinieri per i reati di falsificazione e spendita di monete falsificate in concorso. Nell'abitazione che le due donne condividono, i militari hanno rinvenuto e sequestrato banconote prive di filigrana per 4.725 euro, probabilmente destinate ad essere utilizzate negli esercizi commerciali e alle sagre sul lago di Como. Le indagini avevano preso il via proprio sulla scorta di alcune segnalazioni giunte da feste di paese, dove erano state recuperate banconote sospette da 5 e da 20 euro. Le indagini hanno consentito ai carabinieri di risalire all'identità delle due donne, l'una pensionata, l'altra disoccupata: oltre alle banconote contraffatte, prive di filigrana e tutte con il medesimo numero di serie, nella loro abitazione sono stati trovati e sequestrati anche una stampante, due smartphone e un tablet, materiale tutto utilizzato per la riproduzione dei soldi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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