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M5s, mensa Gaslini chiusa a lavoratori nonostante smentita Bucci

Marco Bucci presidente della regione Liguria durante l'evento per la posa della prima pietra dei nuovi padiglioni dell'ospedale pediatrico Giannina Gaslini. Genova, 31 gennaio 2025. ANSA/LUCA ZENNARO
Marco Bucci presidente della regione Liguria durante l'evento per la posa della prima pietra dei nuovi padiglioni dell'ospedale pediatrico Giannina Gaslini. Genova, 31 gennaio 2025. ANSA/LUCA ZENNARO
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GENOVA, 31 GEN - E' polemica a Genova per la scelta dell'ospedale Gaslini di chiudere oggi la mensa ai lavoratori per fare posto agli invitati alla cerimonia per la posa della prima pietra del Padiglione Zero. I lavoratori sono stati invitati dal presidente Garrone a prendere il pasto in un cestino e a consumarlo in reparto. Oggi il M5s ha denunciato di nuovo la scelta dell'ospedale ed ha evidenziato inoltre "l'arte della destra di intorpidire" le cose dopo che ieri lo staff del presidente ligure Bucci ha accusato il Movimento di "falsità". "No, caro presidente: le informazioni che abbiamo ricevuto grazie a un sopralluogo fatto proprio ieri all'ospedale Gaslini arrivano direttamente dall' Unione sindacale di base, dalla Uil Fpl e dallo stesso presidente dell'Istituto pediatrico Edoardo Garrone che, con il direttore generale Renato Botti, in una comunicazione interna mette esplicitamente off limits oggi la mensa per chi non fa parte dell'entourage regionale e comunale" denunciano il capogruppo regionale del M5S Liguria Stefano Giordano con il deputato Roberto Traversi, il senatore Luca Pirondini e l'ex europarlamentare del M5S Tiziana Beghin. Nel documento, firmato dal presidente del Gaslini Garrone, è scritto che oggi ai lavoratori il pasto viene servito con un cestino e potrà essere consumato in reparto perchè la mensa è interdetta per lasciare il posto agli ospiti della cerimonia. Ieri, dopo la denuncia del M5s, lo staff del presidente ligure Marco Bucci aveva diffuso una nota accusando Giordano di "scrivere solo falsità" e spiegando che oggi Bucci sarebbe "rientrato in ufficio per una importante riunione" e non "avrebbe mangiato in mensa al posto dei lavoratori". "L'arte di intorpidire è una non invidiabile qualità tutta interna alla destra comunale, regionale e nazionale, oggi campionessa di bugie al punto che ormai - visti i recenti e gravissimi fatti in merito all'affaire Almasri - potremmo tranquillamente parlare di una "sindrome Meloni". Per quanto concerne l'idea di invitare al ristorante il personale sanitario, che dire se non… "e fatevela una risata!". Tranquilli: non vi seppellirà" dice il M5s. "Per noi a questo punto, la replica stizzita del centrodestra è una medaglia: non solo abbiamo segnalato una ridicola stortura, ma abbiamo rotto le uova nel paniere del presidente di Regione che infatti ha preferito tornare in ufficio per metterci una pezza. E forse anche per evitare le contestazioni delle organizzazioni sindacali".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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