Lombardia tra contagi, vaccini, zona rossa e il ricorso
Con 35.317 tamponi effettuati, sono 2.134 i nuovi positivi in Lombardia, con il tasso di positività al 6%. Sono in calo i ricoveri nelle terapie intensive (-12), aumentano invece negli altri reparti (+63). I decessi sono 78, i guariti/dimessi 1.212. Intanto sale a 165.523 il numero delle persone vaccinate. Ad oggi è stato superato il 70% delle dosi finora disponibili. Domani in Lombardia scatta la zona rossa, ma il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha inviato ieri sera una lettera ai ministri Speranza e Boccia per contestare formalmente l'ordinanza.
«Ritengo - ha scritto il governatore - che l'eventuale classificazione della Regione Lombardia in c.d. zona rossa a decorrere dal 17 gennaio prossimo non sia stata oggetto di adeguata analisi preliminare». Fontana chiede di «riconsiderare» l'ordinanza «in quanto non sarebbe coerente con i dati complessivi aggiornati dell'andamento epidemiologico in Lombardia». Crescono le preoccupazioni per la crisi economica collegata alla crisi sanitaria.
Il ricorso. Tredici regioni davanti alla Lombardia per numero di contagi ogni centomila abitanti, dodici per numero di tamponi ogni mille abitanti, prima per numero di tamponi e vaccini: «Ecco perché - ha scritto il presidente della Lombardia Attilio Fontana pubblicando le tabelle delle Regioni - presentiamo ricorso: i dati giornalieri confermano una situazione ben lontana dalla necessità di una zona rossa per la Lombardia».
Letizia Moratti. Sospendere con effetto immediato l'ordinanza che colloca Regione Lombardia in zona rossa in quanto l'incertezza dei dati non aggiornati alla base della decisione non legittima un provvedimento restrittivo di questo tipo: è l'invito rivolto dal vicepresidente ed assessore regionale al Welfare Letizia Moratti al ministro della Salute Roberto Speranza. È quanto si legge in una nota della Regione. «Inoltre, chiedo al Ministro Speranza - spiega Moratti - la revisione dei criteri da parte dei tecnici ministeriali in quanto ci sono ben altre regioni con rischi superiori a quelli della Lombardia non collocate in zona rossa.» «
Sollecito il Ministro Speranza - prosegue Moratti - a valutare la reale situazione, perchè in altre regioni del Paese il rischio di contagiosità è palesemente superiore a quello lombardo. Si tratta di una pericolosa sottovalutazione, come attesta il dato aggiornato dell'incidenza dei positivi al Covid in quest'ultima settimana, che espone la popolazione di quelle regioni a un rischio di propagazione dell'infezione più marcato di quello lombardo».
Il presidente di Confindustria Lombardia, Marco Bonometti, chiede «regole chiare e certezza di metodo, per favorire la programmazione» nel decidere le zone rosse per contenere la pandemia. È necessario, secondo Bonometti, che gli operatori economici abbiano fiducia nelle decisioni assunte, perché altrimenti si rischia di compromettere irreversibilmente la continuità della ripresa che stiamo faticosamente rincorrendo».
Continua infine la protesta degli studenti delle scuole superiori a Milano e si allunga la lista degli istituti che vengono occupato dagli studenti. Questa mattina gli studenti del collettivo Roberto Franceschini del liceo scientifico Vittorio Veneto hanno occupato l'istituto. Presente anche il sindacalista Aboubakar Soumahoro. Studenti si sono ritrovati con genitori e docenti anche davanti al Liceo Scientifico Elio Vittorini, muniti di striscioni e megafoni.
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