Lombardia 2023, non ci sarà il confronto tra i candidati alla presidenza
La campagna elettorale per le Regionali del 12 e 13 febbraio, fatica a decollare. E anche i candidati presidenti si limitano a delle schermaglie sui principali temi con botta e risposta a distanza; il tutto mentre il governatore uscente Attilio Fontana per ora respinge l’ipotesi di un possibile confronto pubblico con i contendenti.
Dibattito
A chiederlo era stata Letizia Moratti: «L’uscente Fontana non può più sottrarsi a un confronto serio e leale con me. Ne va del rispetto degli elettori, che è il sale della democrazia», aveva dichiarato due giorni fa. Ieri Fontana ha declinato l’invito «Il rispetto è presentare i propri progetti e programmi e spiegarli ai cittadini senza mettersi necessariamente a litigare in pubblico».
«Io - ha aggiunto Fontana ho già detto che penso a me e a dare la miglior proposta ai miei cittadini. Penso a essere serio io, poi tutto il resto lo decideranno i cittadini». Un confronto pubblico era in programma anche a Brescia il prossimo 3 febbraio, è stato poi spostato al 6 febbraio, ora l’appuntamento è seriamente in dubbio nel senso che non ci sarà un confronto ma gli organizzatori stanno cercando di trovare un’altra soluzione per avere i candidati alla presidenza della Regionali, senza in ogni caso un contradditorio.Treni
Mentre Fontana martedì impegnato nella firma del nuovo Statuto e nomina del nuovo Cda della Fondazione Milano-Cortina 2026, il confronto, sempre rigorosamente a distanza tra la candidata del Terzo Polo, Letizia Moratti e quello del centrosinistra, Pierfrancesco Majorino, è stato focalizzato sul trasporto pubblico. Il tutto parte dalla nota scritta dalla Moratti: «Più di 2mila treni soppressi ogni mese, 2.300 con ritardi superiori ai 15 minuti, per non parlare di quelli con ritardi inferiori, ma comunque in ritardo: è la fotografia di un sistema ferroviario che non funziona come dovrebbe e che deve essere messo a gara per recuperare competitività e per migliorare i servizi, come propongo nel mio programma».
Moratti sottolinea che Paolo Beria, docente del Politecnico di Milano, e direttore di Traspol, laboratorio di politica dei trasporti dell’Ateneo, «ha proposto la stessa soluzione. Non ci sono più scuse, è tempo di cambiare, mettendo a gara come si fa negli altri paesi europei. Trenord deve essere utile ai pendolari, non alla politica. So cosa fare». Passano due ore e arriva la risposta di Majorino «Trenord è da ribaltare. Mi chiedo perché Letizia Moratti queste cose non le ha proposte a Fontana quando era vicepresidente di Regione Lombardia, visto che lo è stata fino all’altro ieri».
Il candidato del centrosinistra, sostenuto anche dal Movimento 5 Stelle aggiunge: «Credo che ci si può arrivare alla gara però prima bisogna cambiare la società: bisogna evitare che sia anticamera della privatizzazione del servizio. Il tema oggi è come potenziare il servizio, come costruire un sistema diverso tra Trenord e Rfi, come agevolare il servizio pubblico. Penso a rendere gratuito l’uso del trasporto pubblico regionale agli under 25 perché in questo modo possiamo aiutare direttamente le persone, far sì che le famiglie abbiano un sostegno diretto, fare politiche di diritto allo studio». Per Majorino, «la gara non è la prima cosa da cui partire ma sono temi su cui ci si può confrontare».
Civica
Il presidente della Regione, Fontana, ha presentato la sua lista civica «Lombardia ideale». «Sono convinto che questa lista potrà sicuramente superare il 5-6%», cinque anni fa la Civica Fontana ottenne l’1,46% eleggendo un solo consigliere regionale. «L’obiettivo è raccogliere tutte quelle persone che si riconoscono nel progetto che stiamo portando avanti - ha concluso - nell’essere buoni amministratori e nell’essere vicini ai territori».
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