Italia e Estero

L'obbligo vaccinale over 50 e le altre nuove regole

A partire dal 15 febbraio i lavoratori pubblici e privati che hanno compiuto i 50 anni dovranno esibire il Super Green pass
VACCINI OVER 50 E' OBBLIGO
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Il Consiglio dei ministri di ieri ha introdotto per la prima volta l'obbligo del vaccino per fascia di età, ovvero da tutti coloro che hanno dai cinquanta anni in su. Il Super Green pass viene invece esteso praticamente in tutto il mondo del lavoro, sempre per gli ultracinquantenni, ma anche in altri ambiti. Mentre il Green pass base (ottenuto con l’esito del tampone) servirà per i servizi alla persona.

Sblocco del Super Green Pass per i guariti da Covid

Da oggi l’esito del tampone negativo sarà inserito direttamente dalla struttura o dalla farmacia sulla piattaforma digitale e non sarà più necessario il certificato del medico. Anche per uscire da quarantena e isolamento è sufficiente l’esito del tampone negativo eseguito in farmacia senza doversi presentare ai punti tampone (accessibili in via esclusiva per chi ha sintomi Covid e con prenotazione medica).

Dove c'è l’obbligo di Green Pass base 

L’obbligo di avere la certificazione verde base (che si ottiene con la prima dose, un tampone antigenico valido 48 ore o molecolare valido 72) è già in vigore per tutti i lavoratori, ma diventa necessario anche per i clienti dei seguenti esercizi:
- parrucchieri, barbieri, estetisti.
Dal 1° febbraio sarà richiesto anche negli uffici pubblici, e ai servizi postali, bancari e finanziari, in attività commerciali, esclusi alimentari e farmacie. 
Dal 10 gennaio fino alla fine dello stato di emergenza (31 marzo 2022) si amplia l’uso del Green Pass rafforzato nelle seguenti attività: alberghi e strutture ricettive, feste, sagre, fiere, centri congressi, ristorazione all’aperto, impianti sciistici, palestre, piscine, centri benessere, spogliatoi sportivi, centri culturali, centri sociali, ricreativi.

Sanzioni

In Italia chiunque (anche cittadini stranieri residenti in Italia) abbia più di 50 anni dovrà vaccinarsi. L'obbligo decorre dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta ufficiale. Se non ci si vaccina entro il 1° febbraio scatta per il lavoratore la sanzione amministrativa che può andare dai 600 ai 1.500 euro. L’obbligo resta valido fino al 15 giugno. Sono esentati i casi di «accertato pericolo per la salute», attestati dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore.

A partire dal 15 febbraio i lavoratori pubblici e privati - compresi quelli in ambito giudiziario e i magistrati - che hanno compiuto i 50 anni, dovranno esibire il Super Green pass, che si ottiene con il vaccino o con la guarigione dal Covid. Il lavoratore che non intende vaccinarsi avrà 5 giorni di assenza giustificata, scaduti i quali sarà assente ingiustificato: non riceverà lo stipendio pur conservando il proprio posto di lavoro. Tutte le imprese, senza eccezione sul numero complessivo di dipendenti, potranno sostituire i lavoratori sospesi perché sprovvisti di certificazione verde. La sostituzione rimane di dieci giorni rinnovabili fino al 31 marzo 2022.

Anche chi deve controllare i dipendenti rischia una sanzione salata se non ottempera al dovere. Si rischia una multa dai 400 ai 1.500 euro. Stessa sanzione per i clienti di negozi, bar e ristoranti, ma il rischio si corre anche al cinema o a teatro. I locali pubblici che non fanno controlli sui Super Green Pass rischiano, dopo tre sanzioni, la chiusura fino a 10 giorni. 

Cosa succede a scuola

Alle scuole elementari, con un solo contagio, la classe resta in presenza con testing di verifica, ma con due va tutta in Dad. Alle scuole superiori e alle medie la Dad scatterebbe solo al terzo caso in classe, mentre con due casi solo i vaccinati completi resterebbero in presenza e comunque monitorati (ma con la Dad per chi non ha completo il ciclo vaccinale). Anche alle superiori, con un caso è prevista l'autosorveglianza per tutti e utilizzo Ffp2.
Nelle scuole medie e superiori gli studenti che dovranno fare autosorveglianza potranno essere sottoposti a test gratuitamente. Per questo tipo di misura, il Commissario per l'Emergenza ha autorizzato lo stanziamento di 92 milioni e 505mila euro fino al 28 febbraio.

Booster per la fascia di età 12-15 anni 

L'Aifa ha dato parere positivo alla dose booster di vaccino anche per i 12-15enni, così come aveva già autorizzato quella per la fascia di età 16-17 anni. In Lombardia è possibile prenotare da sabato 8 gennaio per la terza dose di vaccino anti-Covid anche per i soggetti tra i 12 e i 15 anni che hanno completato il ciclo vaccinale primario. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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