Libano, raid Israele palese violazione del cessate il fuoco

BEIRUT, 01 APR - II primo ministro del Libano, Nawaf Salam, ha affermato che l'attacco israeliano della notte scorsa su Beirut è una "palese violazione" degli accordi di cessate il fuoco che hanno posto fine a più di un anno di ostilità tra Israele ed Hezbollah. Il raid è "una palese violazione degli accordi di cessate il fuoco" e una "flagrante violazione della risoluzione 1701 delle Nazioni Unite", una decisione del Consiglio di sicurezza che ha posto fine alla guerra del 2006 tra Israele ed Hezbollah ed ha costituito il fondamento della tregua di novembre, si legge in un comunicato stampa diffuso dal suo ufficio. Da parte sua, il presidente del LIbano, Joseph Aoun, ha condannato l'attacco ed ha invitato gli alleati del Paese a sostenere il suo "diritto alla piena sovranità". "La persistenza di Israele nella sua aggressione ci impone di raddoppiare i nostri sforzi per mobilitare gli amici del Libano in tutto il mondo affinché sostengano il nostro diritto alla piena sovranità", ha affermato Aoun in un comunicato stampa. Il capo dello Stato ha definito l'attacco un "pericoloso avvertimento" sulle intenzioni israeliane nei confronti del Libano.
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