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Leoncino di S. Marco imbrattato, studente bresciano tra i vandali

C'è anche uno studente bresciano di Belle Arti tra i quattro che hanno tirato vernice rossa sulla statua di Venezia
  • Il Leoncino di San Marco imbrattato
    Il Leoncino di San Marco imbrattato
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    Il Leoncino di San Marco imbrattato
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C'è anche un bresciano tra i quattro studenti di Belle Arti che l'altra notte hanno imbrattato con della vernice rossa il Leoncino di San Marco, a Venezia. Lo hanno accertato i Carabinieri, che hanno identificato in poche ore gli autori del gesto commesso intorno alle ore 4.00 dell'altra notte.

I militari sono risaliti ai quattro grazie alla confessione di una di loro, che colta da rimorso, ha deciso di vuotare il sacco, raccontando come i tre amici - tutti studenti fuorisede: oltre al bresciano, uno di Trento e uno di Perugia - abbiano imbrattato il Leoncino che si trova accanto alla Basilica, in piazzetta San Marco, proprio sotto i suoi occhi.

Per loro, ora che sono stati identificati, il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro ha chiesto una punizione esemplare (nella fattispecie lavori di pubblica utilità), dal momento che il Leoncino costituisce l'emblema della storia secolare della Serenissima e che il gesto è stato percepito dalla città come un affronto alle sue stesse radici.

La statua del Leoncino e la sua gemella è posizionata ai vertici del rialzo della piazzetta, dove c'è una vera da pozzo, e rappresentano leoni accovacciati. Sono una tra le principali attrazioni della piazza, spesso cavalcate da turisti e soprattutto dai bambini. Furono realizzate da Giovanni Bonazza nel 1722, in marmo rosso di Cottanello. Ad essere imbrattata è stata la statua posta a sinistra della piazzetta. La vernice - forse spray - ha danneggiato i due occhi ed il collo del leoncino.

Dopo aver imbrattato il Leoncino, il raid dei quattro era poi continuato, con altra vernice a macchiare il selciato, ed infine un piccolo ponte, dove i teppisti, due uomini e due donne - ripresi dalle telecamere di sicurezza - avevano tratteggiato sui gradini il disegno di un bambino che regge due palloncini, e sopra la scritta «mi state uccidendo».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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