Italia e Estero

L'Emilia-Romagna dice addio all'autonomia differenziata

Michele De Pascale interviene al palazzo della regione durante l'assemblea legislativa Bologna/ 13 dicembre 2024 ANSA/MAX CAVALLARI
Michele De Pascale interviene al palazzo della regione durante l'assemblea legislativa Bologna/ 13 dicembre 2024 ANSA/MAX CAVALLARI
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BOLOGNA, 19 FEB - "Ormai l'autonomia differenziata viaggia su un binario morto, un rigoroso e serio piano B deve essere un tavolo per la riforma del Titolo V". Così il presidente dell'Emilia-Romagna Michele de Pascale, stamattina in Assemblea legislativa, ha archiviato un percorso iniziato dal suo predecessore Stefano Bonaccini durante il suo primo mandato e propone di mettere mano alle competenze di Stato e Regioni. In consiglio regionale il governatore ha annunciato che l'Emilia-Romagna ritira la proposta di autonomia differenziata: l'occasione è stato il dibattito sulla materia in Assemblea legislativa, nella stessa aula in cui mesi fa, al termine di una seduta a oltranza che di fatto chiuse l'epoca di Bonaccini alla guida della Regione, approvò la richiesta di referendum abrogativo della riforma Calderoli. La maggioranza di centrosinistra, facendo seguito alle parole di de Pascale, ha presentato e approvato una risoluzione che, oltre a sostenere la decisione della giunta, promuove la riscrittura del Titolo V. Respinta la risoluzione di Lega e FdI, votata anche da Forza Italia e Rete civica, che invitava la giunta stessa a procedere sul percorso dell'autonomia. Furioso il Carroccio: "Da oggi Michele de Pascale, anche se l'istituzionalità lo richiederebbe, non è il nostro presidente", attacca il segretario emiliano Matteo Rancan, che ha anche accusato de Pascale di comportarsi "come un principe Giovanni" sulla fiscalità vista la manovra annunciata nei giorni scorsi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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