Le tensioni durante il consiglio regionale della Lombardia
È durata pochissimi minuti la ripresa dei lavori del Consiglio regionale della Lombardia, sospeso poco dopo mezzogiorno e aggiornato alle 14 a causa della bagarre scoppiata in seguito alle comunicazioni del Governatore Attilio Fontana sulla zona rossa.
Le opposizioni hanno infatti abbandonato l'Aula del Pirellone (tutte tranne la consigliera di Italia Viva Patrizia Baffi), dopo nuove proteste a suon di fischi e cartelli e con cinque consiglieri di minoranza (Bussolati del Pd e i 5 Stelle, Violi, Verni, Di Marco e De Rosa) censurati e poi espulsi dal presidente Alessandro Fermi.
In mattinata era scoppiata una bagarre in Aula al Pirellone subito dopo il discorso del governatore lombardo Attilio Fontana a proposito del ritorno della Lombardia in zona arancione.Al termine del suo intervento, il consigliere Michele Usuelli di +Europa, si è polemicamente inginocchiato davanti al presidente Fontana, chiedendo che i dati disaggregati sulla pandemia fossero resi pubblici. «Dato che non so più come chiederlo, ve lo chiedo in ginocchio» ha detto. Un comportamento che ha provocato l'immediata reazione dei consiglieri di Movimento 5 Stelle e Pd, che hanno esposto dei cartelli («Verità per i lombardi», «Basta bugie», «Ora basta», «La zona rossa è colpa vostra»), chiedendo le dimissioni della giunta.
Dai banchi della maggioranza hanno replicato con il coro «Andate a lavorare», mentre il presidente Fontana, la vice Moratti e parte della giunta hanno lasciato l'Aula. A quel punto presidente del Consiglio Regionale, Alessandro Fermi, dopo aver formalmente censurato Usuelli ha sospeso la seduta. Prima dell'inizio dei lavori, il consigliere del Pd Pietro Bussolati aveva polemicamente consegnato a Fontana un abaco.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato