Le preoccupazioni del Governo per l'aumento dello spread
L'aumento dello spread preoccupa il Governo, che fa comunque quadrato dopo la bocciatura della manovra da parte dell'Ue e ribadisce che «indietro non si torna».
Da Mosca, il premier Conte assicura che «l'Italia è in buona salute», ma in colloqui con Stampa e Repubblica confessa il timore sull'andamento del differenziale fra Btp e bund: «Se sale, o si mantiene alto a questo punto, è un problema, quindi dobbiamo augurarci che scenda. Abbassiamo tutti i toni. Facciamo sistema affinché ciò avvenga».
Anche il ministro Tria, pur assicurando che «la nostra non è una strategia temeraria, non c'è alcun motivo per cambiare la manovra», ammette che «lo spread a 320 non si può sostenere a lungo».
Di Maio invece non arretra: la manovra non cambia «perché manteniamo le promesse e perché siamo uno stato sovrano».
Il differenziale ha aperto stamattina a 318, Piazza Affari a -0,28%.
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