Italia e Estero

Le misure per chi ha figli: su cosa sta lavorando il governo

Fase 2 dell'emergenza coronavirus, la ministra Bonetti spiega che si lavora su congedi, bonus, assegni e sulla ricostruzione della rete educativa
Un bambino in bicicletta a Zaragoza - Foto Epa/Toni Galan © www.giornaledibrescia.it
Un bambino in bicicletta a Zaragoza - Foto Epa/Toni Galan © www.giornaledibrescia.it
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«Servono risposte alle incertezze delle famiglie. Stiamo lavorando all'estensione del congedo parentale per almeno altri 15 giorni; assegno mensile per tutti i figli almeno fino a 14 anni da qui alla fine dell'anno; organizzazione di attività educative e sportive con regole di sicurezza. E poi stiamo pensando a una forma di assistenza domiciliare da parte di volontari e studenti universitari che possano aiutare le famiglie nella gestione della didattica online». Lo ha ribadito la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti ai microfoni della trasmissione «Tutto in famiglia» su Radio Cusano Campus.

Sui provvedimenti per le famiglie. «Capisco le fatiche, le incertezze e i dubbi di tanti genitori e tanti famiglie. Abbiamo chiaro - ha spiegato - quanto sia problematico il tema di questa incertezza: torno a lavorare, a chi lascio i miei figli? Inoltre, i giovani che sono rimasti chiusi in casa per due mesi come possono resistere a questa solitudine senza un contatto educativo? Stiamo costruendo un percorso attraverso più strumenti che vogliamo mettere in campo.

La prima misura è estendere i congedi parentali, che valgono sia per le mamme che per i papà, almeno per altri 15 giorni che siano fruibili già dal 4 maggio. Poi c'è il tema del sostegno economico alle famiglie: un assegno mensile per tutti i figli almeno fino a 14 anni da qui alla fine dell'anno, per poi renderlo strutturale. Terzo tema: ricostruire e riattivare la rete educativa fatta di enti locali, di associazioni, di mondo sportivo, quelle realtà che si devono alleare per potersi riorganizzare e proporre attività che sostituiscano il tempo scolastico. Ovviamente devono essere attività riorganizzate attraverso regole sanitarie diverse. Questo mese di maggio sarà utilizzato a strutturare tutto il percorso estivo. E poi stiamo pensando - ha aggiunto - a una forma di assistenza domiciliare da parte di volontari e studenti universitari che possano aiutare le famiglie nella gestione della didattica online».

«È all'esame la possibilità, per i laureandi in scienze della formazione primaria, di ottenere, in analogia a quanto già previsto per i laureandi in medicina, crediti formativi (CFU) mediante lo svolgimento di attività di volontariato di supporto diretto alle famiglie per l'attività scolastica dei bambini svolta, a casa, in modalità digitale». È uno dei progetti contenuti nel rapporto della ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti dal titolo «Gli interventi per la famiglia, l'infanzia e l'adolescenza durante l'emergenza Covid-19». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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