Italia e Estero

Le Dolomiti come Venezia, tornelli per i troppi turisti

Per tutto il mese di agosto numero chiuso alle auto sul versante trentino del Passo Sella
Affollate anche in estate. Le Dolomiti potrebbero divenire a numero chiuso
Affollate anche in estate. Le Dolomiti potrebbero divenire a numero chiuso
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Le Dolomiti come Venezia (e forse anche Sirmione), un gioiello più unico che raro da mettere in salvo dagli effetti negativi del turismo di massa. Tornelli. È entrato in vigore ieri a passo Sella il numero chiuso per auto e moto, insomma una sorta di «tornelli» per evitare inquinanti ingorghi a oltre 2.200 metri di quota.

L’avvio è avvenuto senza intoppi e soprattutto senza multe. Dopo una prima sperimentazione con chiusura al traffico i mercoledì d’estate, ieri mattina è partito a passo Sella il progetto #dolomitesvives, un nuovo modello di accesso limitato. Per poco più di un mese, fino al 31 agosto, il numero chiuso sarà attivo da lunedì a venerdì, tra le ore 9 e le 16.

Si può comunque accedere a passo Sella con un pass gratuito della validità di un’ora da richiedere negli appositi punti informativi e di registrazione posizionati lungo la strada di accesso al passo su entrambi i versanti. C’è anche la possibilità di richiedere pass online tramite l’app Open Move oppure su www.openmove.com. In questo modo di mattina non transiteranno oltre 200 veicoli all’ora, mentre nel pomeriggio un numero compreso fra i 100 e i 150. Un po’ come i biglietti su prenotazione nei musei più gettonati.

Nei fine settimana automobilisti e motociclisti potranno invece transitare senza limitazioni. Trasporti pubblici. L’offerta del trasporto pubblico è stata potenziata e i turisti potranno salire in quota anche con le seggiovie e cabinovie. Sarà invece consentito libero transito alle auto elettriche, come anche agli ospiti e ai dipendenti degli alberghi della zona del passo. Il primo giorno di #dolomitesvives non si sono registrate criticità. Il traffico, forse anche a causa del tempo incerto, era contenuto.

Le forze dell’ordine, che hanno effettuato controlli soprattutto sul versante trentino del passo, si sono limitati a informare e sensibilizzare i turisti, molti dei quali infatti non erano a conoscenza del provvedimento. Per il momento perciò niente multe. All’imbocco a valle non pochi hanno comunque deciso di rinunciare e hanno fatto inversione, forse perché pensavano - nonostante i numerosi cartelli esplicativi - che il passaggio fosse a pagamento, mentre è gratuito. Il passo è solo una della quattro tappe del famoso giro del Sella, che con il suo infinito susseguirsi di tornanti e panorami mozzafiato ogni anno attira migliaia e migliaia di motociclisti.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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