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L'ambasciatore russo ad Ankara ucciso da un poliziotto turco

«È il conto per la Siria. Noi moriamo a Aleppo, tu qui», ha detto l'attentatore prima di essere colpito a morte dalla Polizia
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L'ambasciatore russo in Turchia Andrey Karlov è stato ucciso a colpi di pistola ad Ankara mentre teneva un discorso alla mostra fotografica «La Russia attraverso gli occhi dei turchi». 

«È il conto per la Siria. Noi moriamo a Aleppo, tu qui», ha detto l'attentatore prima di essere colpito a morte dalla Polizia. 

L'uomo - 20 anni, giacca e cravatta - è stato identificato come Mert Altintas, diplomato nel 2014 alla scuola di polizia di Smirne. 

L'intera sequenza dell'omicidio è stata ripresa dalle telecamere e dal fotografo di Ap Burhan Ozbilici

L'omicidio è «chiaramente una provocazione» contro i rapporti russo-turchi e «il processo di pace in Siria promosso da Russia, Turchia, Iran e altri Paesi»,  ha detto il presidente russo Vladimir Putin, sottolineando che Mosca «aumenterà la lotta al terrorismo». 

Le indagini, fa sapere il presidente turco Erdogan, saranno condotte insieme da Russia e Turchia. 

Il presidente eletto Usa Donald Trump definisce il killer «un terrorista radicale islamico». 

In nottata un uomo armato è stato fermato davanti all'ambasciata Usa ad Ankara dopo aver sparato alcuni colpi di fucile in aria.

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