L'albergo ospita profughi? La Regione lo esclude dai bandi
Via libera del Consiglio regionale della Lombardia a penalizzazioni per le strutture ricettive e alberghiere che ospitano volontariamente migranti. Un emendamento alla legge sul turismo, infatti, introduce l’esclusione dai bandi regionali in materia di turismo «qualora il fatturato o il ricavato dell’attività degli ultimi tre anni» non «sia integralmente erivante dall’attività turistica».
Ci sono però alcune eccezioni, ad esempio la norma non si applica alle strutture costrette a fare accoglienza da provvedimenti coattivi delle autorità, all’assistenza dovuta a
calamità naturali o ad altri eventi determinati da disastri naturali o incidenti di particolare rilevanza. A votare a favore è stato il centrodestra, mentre le opposizioni hanno votato contro. La votazione si è svolta a scrutinio segreto.
Il provvedimento su cui è stato raggiunto l’accordo all’interno della maggioranza di centrodestra, è stato ulteriormente "limato": la nuova norma va a modificare un emendamento
della Lega Nord, ben più esplicito, che chiedeva per le strutture che accoglievano i «soggetti entrati illegalmente nel territorio italiano» sanzioni da 5mila a 10mila euro e la
sospensione dell’attività da 6 a 12 mesi. Sul testo del Carroccio, però, non era d’accordo tutta la maggioranza di centrodestra e, dopo una trattativa, si è arrivati a una nuova
formulazione.
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