La via Mater Dei diventa cammino giubilare, 157 km trekking

BOLOGNA, 28 APR - La Via Mater Dei collega Bologna ai più importati santuari mariani dell'Appennino bolognese ed è stata scelta dalla Diocesi come cammino giubilare della speranza, ossia percorrere le sue tappe e visitare i santuari, permette di ottenere l'indulgenza, come il passaggio dalle Porte Sante di Roma. Aperto nel periodo della pandemia, è un percorso trekking di circa 157 chilometri che si sviluppa in sette tappe su crinali di montagna e che collega la città di Bologna a nove comuni dell'Appennino, tra cui alcune delle zone più colpite da frane e alluvioni, come la Val di Zena e Monterenzio. "È un cammino nato alcuni anni fa su proposta di alcuni sindaci del territorio per valorizzare l'Appennino, per riscoprire il turismo lento, per riattraversare alcuni santuari prestigiosi del nostro Appennino. Sono 10 a partire dal santuario di Santa Maria della Vita fino al santuario di Montovolo, il più antico santuario Mariano dell'Emilia-Romagna", spiega don Massimo Vacchetti, direttore dell'Ufficio per la Pastorale dello sport, turismo e tempo libero della Diocesi di Bologna, che punta sulla bellezza del "camminare insieme. È un'espressione che mi piace ripetere perché è un'espressione cara a Papa Francesco - dice - : in questi giorni così intensi e commoventi, il Papa che ha chiesto alla Chiesa di camminare in maniera sinodale, insieme" e la via Mater Dei "è un segno della presenza di Maria nel nostro territorio per dare speranza al cammino degli uomini". "Il mio sogno, sin dall'inizio 8 anni fa, era di percorrere tutti i santuari della montagna bolognese fino all'ultimo santuario, quello più in alto di tutti, che è la Madonna dell'Acero. Quindi ci sono altri 10 santuari che potremmo mettere lungo il percorso", conclude Andrea Babbi, presidente di Petroniana Viaggi e rappresentante dell'associazione Mater Dei.
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