La repressione di Erdogan nella Turchia senza diritti umani
Insieme allo stato d’emergenza, Erdogan sospende la Convenzione europea per i diritti umani. Dopo le 60mila persone cacciate e le 10mila arrestate in meno di una settimana dal colpo di stato fallito in Turchia, una nuova mossa che allarma il mondo.
Adesso, Erdogan potrà decidere nuove misure draconiane: dalla restrizione della libertà di movimento al divieto di manifestare, dalla censura a media e tv alla limitazione della libertà di associazione.
Intanto continua la repressione, ieri sono finiti in manette 384 soldati impegnati nella guerra al Pkk e almeno altri 32 giudici, oltre a Orhan Kemal Cengiz, noto giornalista e avvocato per i diritti umani.
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