Italia e Estero

La neve ritarda l’arrivo in Italia delle 470mila dosi di vaccino

Lombardia e Piemonte annunciano il ritardo, Arcuri conferma. Sorveglianze e scorte: il piano dei prefetti
LA NEVE BLOCCA I VACCINI
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Un carico di 470mila dosi che rischia per ora di restare in Belgio a causa del maltempo, bloccato per la neve. Slitta almeno di un giorno nelle varie regioni l’arrivo del vaccino anti-Covid della Pfizer, con le regioni che al momento restano in attesa di riempire di scorte i loro hub, per poi rifornire ospedali e Residenze sanitarie assistenziali, che saranno sorvegliati speciali per le forze dell’ordine.

Per le strutture sono infatti pronti i piani dei prefetti, pronti a mettere al sicuro i carichi da qualsiasi tentativo di furto. Dalle 65mila dosi in Lombardia alle 44mila del Lazio, 40mila in Piemonte e 16mila in Liguria, in queste ore è comunque tutto pronto per «inondare i sistemi sanitari di vaccini», così come annunciato due mesi fa dal governo. Dopo il V-Day, in tutte le Regioni il secondo carico era previsto in queste ore, ma Piemonte e Liguria hanno già ufficializzato lo slittamento: «Ragioni logistiche legate all’ondata di neve in tutta Europa», spiegano dalle due Regioni dopo una riunione in videoconferenza con il Commissario per l’Emergenza, Domenico Arcuri.

Le prime dosi del nuovo lotto dovrebbero comunque arrivare entro il 30 dicembre ed essere distribuite fino al 31. Tempi annunciati e reali. E restano un giallo i tempi annunciati dalla Pfizer, che consegnerà con i propri mezzi i vaccini in 300 punti sparsi sul territorio. Il colosso farmaceutico, alcune ore prima che trapelassero i rischi di uno slittamento anche in Italia, aveva annunciato ritardi di un giorno anche in Spagna «a causa di problemi logistici» della società in Belgio, smentendo invece le ipotesi di ritardo per l’Italia. Secondo alcune voci, nelle prossime ore l’arrivo delle dosi era previsto, attraverso la gestione di una società di spedizioni tedesca, in diversi aeroporti italiani. Ma dalla struttura commissariale per l’emergenza confermano che le fiale saranno in viaggio custodite su furgoni che partiranno da Lipsia.

Distribuzione. Il Commissario Arcuri ha avuto «conferma dalla Pfizer che le prime 469.950 dosi del vaccino, previste per l’Italia dal contratto sottoscritto dall’Unione Europea in questa settimana, arriveranno nel nostro Paese a partire da martedì (oggi, ndr)». La consegna, effettuata direttamente dalla Pfizer presso i primi 203 siti di somministrazione individuati dal commissario straordinario in accordo con le Regioni, proseguirà come comunicato da Pfizer, «il 30 dicembre e si concluderà il 31», aveva spiegato Arcuri dopo aver avuto la conferma dell’arrivo di 469.950 dosi già nelle scorse ore. E ad essere blindati saranno ospedali e reparti farmaceutici delle strutture dove saranno conservate le fiale. Prefetti e Comitati provinciali per l’ordine pubblico entreranno a breve in campo per la copertura dei servizi di sorveglianza e di scorta delle dosi nei vari territori, da parte di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza: dalla fase di distribuzione delle dosi una volta uscite dagli hub militari a quella di stoccaggio nelle strutture sanitarie. Il Viminale ha un canale aperto con il Commissario attraverso precisi protocolli.

La società di spedizione e la stessa Pfizer comunicano con il commissario, che a sua volta riferisce il calendario e la destinazione al ministero degli Interni, pronti a coordinare il tutto sui territori con una serie di staffette degli agenti nei vari luoghi, anche durante il viaggio dei vari carichi. E non si esclude che nelle prossime ore possa essere diffusa una circolare ai Prefetti in merito. Le forze dell’ordine daranno il proprio supporto anche per le vaccinazioni: 310 medici della Polizia sono a disposizione per le somministrazioni a tutto il Corpo, ma anche ai cittadini qualora fosse necessario. Ad attrezzarsi sono comunque anche gli ospedali, che in alcuni casi hanno comunicato ai Prefetti di aver potenziato il sistemi di sicurezza con vigilanza privata e telecamere interne.

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